Lungo post su Facebook per l'assessore comunale all'urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, dopo l'accordo raggiunto ieri tra Inter, Milan e amministrazione comunale in merito al nuovo distretto di San Siro. "Nel corso dei mesi il progetto si è affinato e ha acquisito una serie di elementi interessanti per la vita della città, basati sulle richieste del consiglio comunale. In particolare anzichè abbattere l'attuale Meazza (nel frattempo i beni culturali hanno stabilito che comunque non è vincolato) ne verrà preservata parte della struttura sia per ragioni estetiche, sia per farne da contenitore di un polo per lo sport di base aperto alla città e al quartiere. In generale l'idea di fondo è che quell'area, oggi un piastrone asfaltato con al centro lo stadio, non viva più solo i giorni della partita ma abbia attività che garantiscano frequentazioni ampie 7 giorni su 7, a cominciare dalla crescita del museo che è uno dei più frequentati della città. Sarà uno spazio quasi integralmente pedonale, coi parcheggi sotterranei e con almeno il raddoppio delle aree a verde rispetto all'attuale. Ci saranno quindi attività sportive, uffici, spazi congressi, spazi commerciali e di ristoro che cambieranno un po' la tradizione della salamella al volo".

Maran entra poi nel cuore della questione che nelle ultime settimane ha tenuto su posizioni distanti il Comune da una parte e i club dall'altra, prima della soluzione a cui si è arrivati ieri. "Uno dei punti aperti riguarda le volumetrie connesse all'intervento. Gli atti del Comune prevedono infatti che si possa valutare un incremento rispetto all'indice previsto dal PGT (0.35 mq su mq) legato ai costi della rifunzionalizzazione del Meazza, ovviamente maggiori rispetto a un semplice abbattimento e che le squadre quantificano in 74 milioni. Fermo restando che questa cifra andrà analizzata quando presenteranno formalmente la proposta aggiornata con tutta la documentazione, ieri abbiamo comunicato alle squadre la nostra valutazione tecnica dell'equivalente in diritti edificatori di quella cifra. Una valutazione inferiore rispetto alla proposta dei club che porterebbe l'indice edificatorio a 0.51 mq su mq. Con queste basi riteniamo ci siano le condizioni perché le squadre presentino quando son pronte una proposta aggiornata che possa essere valutata (l'iter prevede giunta, conferenza regionale, consiglio comunale). Poi ovviamente siamo ben consapevoli che il dibattito in città continuerà e con vigore e come può essere altrimenti se parliamo di modificare radicalmente un luogo così simbolico per tutti noi?".

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Sezione: News / Data: Mer 24 giugno 2020 alle 11:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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