Situazione in alto mare a Bologna, a livello societario. Nuovi acquirenti sarebbero pronti, si dice, a prendere il posto di Sergio Porcedda alla guida della società, ma il timore è che a gennaio la squadra possa essere smantellata per cercare di sopravvivere. Ipotesi che però il ds rossoblu Carmine Longo, in un'intervista al Corriere dello Sport, respinge fermamente: "Non se ne parla, non è così, in pratica siamo di fronte a un bivio: o si continua, e di conseguenza si migliora, o si chiude. E per me continua e si migliora, deve essere così, perché non può essere che così. Non ci credo, non voglio crederci, e se mi chiedete quanti rischi corre il Bologna di fallire, vi rispondo zero. Anzi, meno di zero".

Insomma, Longo pensa ancora positivo, anche se con giudizio. “Il progetto Bologna, quello per il quale sto lavorando giorno e notte da luglio prevede un miglioramento continuo, anche se senza fare follie. Nel senso che non possiamo spendere 10 milioni per un giocatore ma che dobbiamo anche azzardare qualcosina per costruire". E fa un discorso legato al caso del portiere Emiliano Viviano, a metà tra Bologna e Inter: "Tanto per essere chiari: nel caso in cui il Bologna dovesse pensare a sopravvivere, magari vendendo Viviano a gennaio, il discorso non mi riguarderebbe. L’arrangiamento non mi andrebbe bene, il Bologna merita di crescere, piano piano certo, ma merita di crescere, e io non potrei mai prendere a calci quello che fin qua abbiamo fatto”.

Sezione: News / Data: Lun 29 novembre 2010 alle 18:19 / Fonte: Corriere dello Sport - Calcio News 24
Autore: Christian Liotta
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