Torna a parlare Miroslav Klose e lo fa al Corriere dello Sport, analizzando anche le ultime mosse di calciomercato.

Su quale panchina si vedrebbe bene? 
«Seguo molto il campionato tedesco, anche la seconda divisione. Ma devo ammettere che continuo a guardare con attenzione la Serie A, a cui sono rimasto legato. A oggi mi vedrei bene nelle squadre dove ho giocato, quindi il Kaiserslautern in Germania e la Lazio in Italia». 
 
Immobile a parte, come si spiega questa penuria di attaccanti italiani? 
«In Germania è lo stesso. È cambiato il ruolo. Per un periodo si è giocato con il "falso nove" e ora è più difficile. Da tempo dico che servono attaccanti completi, perché magari un giorno giochi contro una squadra che fa le barricate dietro e un altro con una che invece ti aggredisce. Ecco perché bisogna lavorare sui giovani per creare attaccanti che sappiano affrontare ogni genere di situazione». 
 
Passando all'attualità, che ne pensa dell'esodo generale dei campioni verso l'Arabia Saudita o il Qatar? 
«Del campionato arabo ho visto forse venti minuti di una partita, non saprei dire che livello di gioco ci sia. Però tanti giocatori stanno andando lì, anche dall’Italia. Io penso che se sei alla fine della tua carriera, come ad esempio Benzema o Cristiano Ronaldo, allora ci possa stare come scelta. Per quanto riguarda Milinkovic, invece, la vedo un po’ diversamente. Per me non ha l’età giusta per questo step. Lo avrei visto meglio in Inghilterra o in Spagna. Ma è la sua decisione e dobbiamo accettarla». 
 
Con disponibilità economiche degli arabi praticamente illimitate, non si rischia una "concorrenza sleale" sul mercato? 
«In Germania si dice la stessa cosa dell’Inghilterra o del Psg in Francia, cioè che hanno soldi da buttare. Sicuramente sarebbe più facile se ci fosse una regola uniforme. Ma nel calcio è difficile mettere d'accordo tutti». 

Sezione: News / Data: Gio 13 luglio 2023 alle 13:40 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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