Chissà se stasera dopo la partita torneremo a sentire la voce di Josè Mourinho. Lo Special One ha perso la parola al fischio finale di Cagliari-Inter, dopo averne usate fin troppe nei confronti dell'arbitro Orsato. Da allora, la voce dell'Inter è stato Marco Branca al termine delle partite, quindi Cambiasso e Lucio nelle conferenze pre-gara. Uno sciopero del silenzio, quello di Mou, che nasce dalle critiche subìte al termine di Inter-Barcellona e dopo la trasferta di Cagliari, per un gioco che a buona parte degli addetti ai lavori non è piaciuto. La replica è stata 'passiva': non piace il modo in cui gioca l'Inter? Le dichiarazioni del portoghese vengono strumentalizzate contro di lui? E allora i media non avranno soddisfazione. Chiaro che il silenzio dell'allenatore è una grave perdita per gli organi di informazione, che dalle sue parole traggono sempre e comunque spunti interessanti per montare spesso delle polemiche nel mondo del calcio. In quest'ottica, il lusitano è un assist-man straordinario.

Pur non volendolo, in caso di defezione in sala stampa anche stasera, Mourinho dovrà necessariamente partecipare alla conferenza di lunedì che presenta Rubin Kazan-Inter. Non tanto perché l'Uefa lo imponga, quanto perché la considera buona educazione. E per il massimo organo calcistico europeo tale intendimento rappresenta più di una regola scritta. Male che vada, dunque, Mourinho tornerà a parlare tra qualche giorno, anche se tutti sperano che ritrovi la parola già dopo la partita di Genova. Branca dice cose intelligenti, ma francamente non è proprio la stessa cosa...

Sezione: News / Data: Sab 26 settembre 2009 alle 10:03
Autore: Fabio Costantino
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