Nel corso di Radio Anch’io Sport, in onda su Radio Rai 1, è intervenuto il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina: “È stato un inizio abbastanza in linea con quello che si poteva prevedere alla vigilia. È un campionato che si presenta molto avvincente. Lazio in grande spolvero. Stasera conosceremo le potenzialità in partenza dell’Inter, Juventus in linea con la passata stagione e Napoli straordinario sotto il profilo dell’intensità. È stata una prima giornata che ha offerto tantissimi gol, con degli errori che sono stati riconosciuti. Questo mi sembra un aspetto positivo”.

I campionati sono partiti senza ritardi.
“È tutto migliorabile, ho già preannunciato che sarà mia intenzione presentare le nuove licenze nazionali già nel mese di ottobre. Ci sarà una quasi totale rivisitazione della commissione di vigilanza, ovvero la Covisoc”.

Come stanno le Nazionali?
“Bene, con un piccolo handicap legato alle criticità del periodo, visto che i campionati sono partiti in ritardo. Alcuni giocatori si presentarono con solo una-due gare nelle gambe, poco per potersi presentare al top a questo appuntamento importante. Ma la capacità di Mancini di tirare fuori il meglio lascia tutti ottimisti. Sulla squadra femminile, ha ripreso a fare un grande lavoro, sembrava di stare ancora in Francia. Mi sembra ci sia una buona dose di positività così come nell'Under 21”.

È preoccupato dal poco spazio dato ai giovani italiani?
“Sono preoccupato perché non si riesce a comprendere quanto sia fondamentale puntare sulla politica dei giovani. Ci arriveremo attraverso una progettualità. Sicuramente c’è preoccupazione, ma anche l’idea che Mancini ha maturato una buona esperienza nel saper valorizzare i ragazzi che a volte nei club ricevono poco utilizzo. Confido nella capacità propagandistica delle Nazionali che ci mostrano che il calcio italiano ha delle grandi individualità”.

Sarebbe stato meglio partire con il mercato chiuso.
“Qualcosa va rivisto, ma c’è un’uniformità di comportamento a livello europeo. I grandi campionati chiudono tutti come l’Italia il 2 settembre, solo l’Inghilterra ha chiuso l’8 di agosto. C’è qualcosa da rivedere, ma questo credo che debba riguardare un’uniformità a livello europeo. La Lega di A si è posta il problema che abbiamo affrontato, sicuramente c’è volontà di uniformarsi a livello europeo”.

Gli errori arbitrali?
“È stata sicuramente una giornata non positiva al 100%, del resto anche il presidente dell’AIA lo ha riconosciuto. C’è un’idea di partecipazione, di contatto continuo che può portare sicuramente a dei miglioramenti. Ci sono nuove regole che devono essere assimilate anche nel minor tempo possibile. La tecnologia va perfezionata, ma deve essere accolta e accettata sempre. Ho sentito anche questa mattina alcune critiche alla tecnologia, alla VAR, che è perfetta nell’individuare fuorigiochi anche di pochi centimetri. La tecnologia bisogna accettarla sempre. Sicuramente non sono accettabili alcuni errori, ma sono criticabili sempre nel rispetto della persona, dell’uomo arbitro”.

Il calcio ha bisogno di stabilità regolamentare.
“Sicuramente alcune regole prevedono uniformità di giudizio sull’applicazione di alcune regole. L’uniformità è fondamentale, sotto questo profilo io riconosco che ieri ci sono stati alcuni errori, uno in particolare, ma so benissimo che gli arbitri hanno i giusti anticorpi per evitare in futuro altri errori simili”.

Il campionato femminile?
“Il campionato vivrà sicuramente dell’onda di grande positività del Mondiale in Francia. Ho parlato a lungo con le ragazze, ho avuto un incontro con le società di A e di B. Per la prima volta la Federazione comincia a inserire questo dialogo con i dirigenti. Sarà un campionato interessante, spinto dall’entusiasmo del campionato del Mondo, ma soprattutto dall’idea che il mondo del calcio ha scoperto una sensibilità diversa. Il calcio femminile a tutti gli effetti è entrato a far parte del nostro mondo, com’è giusto che sia”.

Sezione: News / Data: Lun 26 agosto 2019 alle 10:29
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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