Lunga intervista ai microfoni di Tuttosport per il presidente della FIGC Gabriele Gravina, presente ieri all'Allianz Stadium per la finale della Champions League femminile vinta dall'Olympique Lione. Il numero uno del calcio italiano è tornato, tra i tanti temi affrontati, sulla questione delle riforme evidenziandone il carattere di urgenza: "Da noi manca la visione di sistema che hanno in Premier League e anche in Bundesliga. E mancano drammaticamente gli investimenti sugli unici due asset che rappresentano i veri patrimoni delle società di calcio: giovani e infrastrutture. E gli ammortamenti si fanno non sugli stadi, ma su beni immateriali. Non è ammissibile, poi, che una sola Lega possa bloccare l'avvio di un processo vitale di rinnovamento. Siamo fermi da trent'anni con queste discussioni, ci siamo chiusi in un mondo autoreferenziale con un sistema molecolare. Come se ne esce? Con le riforme. Non ho mai pensato che il calcio italiano fosse guarito con la vittoria dell'Europeo, così come non penso che sia finito con la mancata qualificazione ai Mondiali. Ciò che mi preoccupa è garantire la sostenibilità di cui devo essere garante. Per portare a termine la riforma più importante non c'è che un modo: abolire il diritto di veto. Non bisogna avere paura del cambiamento, bisogna governarlo".

Ma entro quando si devono effettuare queste riforme? "Entro il 2022 il processo andrà avviato. Non è azzardato dire che mentre si giocheranno i Mondiali, in Italia ci si giocherà il futuro. La tempistica è quella". Gravina parla anche dell'approccio delle proprietà straniere, più di ampio respiro rispetto ai proprietari italiani della Serie A: "Il loro approccio è più concreto. L'arrivo degli imprenditori stranieri conferma il valore intrinseco del nostro calcio. Si tratta di valorizzarlo e di farlo uscire dalla bolla autoreferenziale che fa ragionare qualcuno come se ci fossero ancora gli antichi fasti. Invece siamo al quarto posto nei Big 5, dieci anni fa eravamo secondi". 

Sezione: News / Data: Dom 22 maggio 2022 alle 13:55
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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