"L’Inter ha messo sotto la Juve in Coppa Italia e Roma e Napoli in campionato, ma ha sperperato una serie infinita di punti con la sua anima farfallona e i troppi artisti lunatici". Questo il pensiero di Luigi Garlando, che fa il punto sul campionato attraverso la Gazzetta dello Sport. "La Roma si è alzata tardi da letto e sul più bello si è impiantata nella palude Totti. Il bel Napoli di Sarri si è avvelenato la testa di alibi (calendario, nazionali, arbitri...) e non ha saputo trovare alternative alla sua bellezza. Nel calcio le idee sono rose: anche le più belle durano poco. Se Juve, Milan e Inter ti incartano stendendo due linee a 4, devi inventarti un’altra forma per spiazzare e liberare gli esterni. Non si vive di solo Higuain. Alla fine il gol di Zaza nello scontro diretto ha pesato più dei 30 del Pipita. Alle rivali da scudetto non sono mancati i valori tecnici, ma la continuità, la disponibilità a soffrire e a spalmare concentrazione e motivazioni per tutto l’arco del torneo".

Sezione: News / Data: Lun 18 aprile 2016 alle 08:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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