L'avvocato Eduardo Chiacchio ha fornito una precisazione in merito all'intervista rilasciata ieri al quotidiano Tuttosport intervenendo ai microfoni dell'emittente napoletana Canale 21. Questo quanto riportato da TuttoNapoli.net: "Per le plusvalenze c'è stata già una sentenza, la Procura Federale chiese nei confronti della Juve e di altre società un'ammenda più o meno grave in base al numero e la gravità delle operazioni. La sentenza dice che non è possibile dare un valore ad un giocatore e quindi non si può condannare una società per la valutazione data ad un giocatore, il Procuratore federale ha impugnato e la Corte d'appello in secondo grado ha ritenuto che la sentenza fosse in linea con gli orientamenti giuridici rigettando il ricorso. Tutti gli atti ed i documenti della giustizia sportiva esaminati nei due gradi non sarà possibile riesaminarli. Tutti i fatti nuovi, i documenti nuovi non conosciuti agli organi di giustizia sportiva possono essere oggetto di un nuovo esame. all'intervista rilasciata a Tuttosport: sulla rinuncia agli stipendi, gli importi sarebbero poi stati inseriti successivamente in altre annate, alcune volte tramite i procuratori o allungamenti contratto. Io dicevo che la pratica di rinuncia agli emolumenti è adottata da molti club, soprattutto nei campionati minori, i dirigenti chiedono una negoziazione ai giocatori che va formalizzato dinanzi al sindacato anziché è nulla. Il calciatore liberamente può fare una rinuncia e non c'è nulla da dire, è lecito. Può esserci un prolungamento contratto, inserire gli importi nelle annate successivamente, è frutto di una libera negoziazione. Il problema nasce quando l'operazione è dolosa perchè il giocatore rinuncia dopo un accordo che aggira le norme, nel caso della Juventus leggiamo addirittura di scritture private e si capisce che l'atto non è frutto di una libera negoziazione, ma racchiude elementi da chiarire e se queste scritture non sono state depositate il reato sportivo in quel momento esiste".

Sezione: News / Data: Lun 12 dicembre 2022 alle 16:09
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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