Gianpaolo Calvarese, ex arbitro oggi divenuto una delle "penne" di Tuttosport, lancia oggi una critica sulla gestione del Var. "A sette anni dall’introduzione del VAR in Serie A, questo strumento avrebbe dovuto restituire credibilità e soprattutto certezza. Invece regna la confusione, la condizione peggiore. Occorre tornare al concetto da cui si era partiti: il chiaro ed evidente errore. Il mancato intervento di Orsato in campo per il contatto Giroud-Holm è un chiaro ed evidente errore? Sono convinto che se interrogassimo 100 addetti ai lavori (calciatori e allenatori), quasi nessuno lo giudicherebbe da rigore. Su contatti come quello di San Siro non solo non c’è niente di codificato, ma si devono interpretare tutti i dettagli e tutti i segnali del campo".

"Di oggettivo devono rimanere poche circostanze - scrive ancora Calvarese -: il fuorigioco, il gol-non gol, il braccio posizionato sopra alla spalla. Tutto il resto, a mio avviso, è interpretabile e deve rimanere tale. Pensiamo anche al caso di Piccoli e dello “step on foot” nel finale di Lecce-Milan, che fin da subito ho giudicato come non punibile a fronte di un panorama mediatico che parlava di “fattispecie codificata”. Un’altra questione è proprio quella della soglia d’intervento del VAR: in Serie A risulta bassa (si interviene troppo spesso) ma soprattutto ondivaga, poco coerente".

Sezione: News / Data: Mar 27 febbraio 2024 alle 23:29
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print