E' il grande ex José Mourinho, tecnico della Roma, il primo a presentarsi nella sala conferenze di San Siro per analizzare attraverso le domande dei giornalisti presenti l'epilogo del match che ha visto la sua squadra arrendersi 3-1 all'Inter. Ecco le sue parole:

La sconfitta di oggi è facile da spiegare con la forza dell'Inter.
"La superiorità dell'Inter è vera e si sente, però mi è piaciuta la mia squadra. Penso che per vincere con un'Inter al top, dopo il periodo difficile, c'è bisogno della gara perfetta. E lo sarebbe stata con l'1-0 di Mancini, quando noi eravamo in controllo non difensivo ma con un'evoluzione importante di una squadra che cerca di giocare. Poi loro sono bravi, Skriniar vince tutti i duelli, Perisic e Dumfries sono velocissimi... Abbiamo perso fiducia solo nella fase finale del primo tempo, è mancata un po' di autostima. Nella ripresa abbiamo creato, il problema è che l'Inter è molto forte, ha una panchina tremenda. Preferisco perdere una partita dopo il lavoro fantastico degli ultimi mesi con una squadra forte come l'Inter". 

Le tre partite con l'Inter disegnano il percorso stagionale della Roma.
"Il risultato è simile ma le partite sono state diverse, siamo in crescita. L'Inter è forte, ma con la pressione che avevano, se noi al minuto 25' facciamo 1-0, attenti eh... Noi sappiamo giocare, lo facciamo qui, a Napoli, con la Juve e col Milan. Io non sono mai felice dopo un ko, ma sono contento con l'arbitro, e non è facile dirlo dopo aver perso. Forse ha fatto un errore o due, ma nel complesso mi è piaciuta la gestione. Il risultato poteva essere diverso, però è così... Ora abbiamo la semifinale di Conference League contro una squadra di qualità, ma siamo fiduciosi. Speriamo di recuperare Cristante e Zaniolo che il signor Di Bello ha deciso di non far giocare oggi (ammonendolo ndr). Avremo 300mila persone a sostenerci, dentro e fuori dallo stadio".

Un'impressione sul coro che il pubblico di San Siro ti ha dedicato col cuore. 
"Il coro mi è piaciuto perché è arrivato quando i tifosi non hanno più avuto paura di noi. Non nel 1', non nel riscaldamento, ma è partito quando hanno tirato un sospiro di sollievo perché non è stata una gara facile per l'Inter. Io sono un amico dell'Inter, per 90' sono stato nemico. Io posso venire qui e fare il fenomeno, ma oggi volevo vincere e con questa mia mentalità l'Inter ha vinto quando c'ero io. E' bello sentire che la gente non dimentica, che sono il benvenuto anche da avversario. Voglio tornare un giorno a Roma da avversario con un'accoglienza simile a quella ricevuta stasera". 

Il vostro obiettivo era il quarto posto, può essere che lo abbiate perso nei due confronti con la Juve?
"Si possono dire tante cose, si dovrebbe parlare di episodi arbitrali tremendi contro di noi. Ora parlo di Sozza anche dopo una sconfitta, io oggi esco contento con un arbitro giovane che ha fatto molto, molto bene: ho fatto i complimenti a Rocchi. Oggi con il 3-2 la gente si sarebbe spaventata e sarebbe stato più bello (sorride ndr), ma la vita va avanti". 

Sezione: L'avversario / Data: Sab 23 aprile 2022 alle 20:36 / Fonte: dall'inviato Mattia Zangari
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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