Michela Cambiaghi, nuova attaccante dell'Inter Women, è stata intervistata dall'edizione milanese del Corriere della Sera. Nel racconto della giocatrice non c'è solo l'attualità nerazzurra, ma anche il suo approccio col mondo del calcio e le sue ambizioni per il futuro.

È stato suo padre a farla innamorare del pallone?
"Più mio fratello maggiore, che faceva calcio e io cercavo di imitarlo. Mi ha da poco reso zia. Confesso che ero un maschiaccio: se iniziavo a giocare alle bambole con una bambina, finiva che la lasciavo sola per inseguire il pallone. È stata una passione naturale. Mamma non era molto contenta, pensava avrei smesso presto. Invece mi muovo sui tacchetti dalle scuole elementari". 

C’è un/a atleta a cui si ispira?
"No. Però sono cresciuta in una famiglia di interisti e avevo un debole per Sneijder e Milito".

L’Inter Women non ha mai vinto lo scudetto. Potrebbe essere l’anno buono?
"Il livello della squadra si è alzato ma sono scaramantica. Puntiamo in alto, questo sì, e per un obiettivo del genere rinuncerei ad arrivare in doppia cifra, magari regalando più assist. Sono una calciatrice tecnica. Nello spogliatoio c’è entusiasmo, è stato facile inserirsi. Sogno anche la convocazione in Nazionale".

Ora che siete mediaticamente più esposte, le capita di ricevere sui social critiche feroci o avance?
"Se mi scrivono è per farmi i complimenti. Devo dire che il nostro pubblico è più educato, difficile sentire cori beceri o insulti verso un’avversaria. Pochi appassionati, per ora, ma buoni".

Calciatrice e dottoressa. Dopo la laurea magistrale in Management, finanza e international business ha ricevuto un premio, l’eBay values award, per i valori trasmessi.
"E anche una borsa di studio per un corso di personal branding alla Bocconi. Mi sono laureata a Bergamo lo scorso marzo, non è stato facile conciliare università e sport: tante volte mi sono sentita in ritardo, ma era uno sforzo necessario, una risposta alla precarietà del pallone. Che non sai per quanto tempo ti darà da vivere. Qualche anno fa era impossibile immaginare che il calcio femminile sarebbe entrato nel professionismo, vedevo le mie compagne più grandi fare tanti sacrifici, lavorare di giorno e allenarsi la sera. Un domani mi piacerebbe fare la manager in una società sportiva".

Sezione: Inter Femminile / Data: Mer 04 ottobre 2023 alle 22:14
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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