Le calciatrici, a partire, dal primo luglio, hanno visto riconoscersi lo status di professioniste. Adesso, infatti, potranno godere di contratti veri e propri che, oltre a un salario minimo di 26.000 euro lordi senza alcun tetto massimo, comporta tutele legali e sanitarie, come l’accesso alla maternità e il versamento dei contributi previdenziali nel Fondo Pensione Sportivi Professionisti, istituito presso L’Inps. Sul versante economico, come evidenzia 'Calcio e Finanza', si prevede un aumento dei costi di gestione societari più che raddoppiato che potrebbe raggiungere picchi anche del 60% se non 80% in più.

Sezione: Inter Femminile / Data: Sab 16 luglio 2022 alle 15:10
Autore: Niccolò Anfosso
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