Fiamme di colore biancoceleste. Mauro Zárate spara sulla Roma e sogna la beffa agli ormai ex cugini nel match che questa sera andrà in scena a San Siro. Il sangue di Maurito è ancora laziale, e l'incontro con i giallorossi gli provoca emozioni speciali come l'argentino stesso spiega al Corriere dello Sport: ""Sì, è vero. Io sogno di realizzare il primo gol con la maglia dell'Inter proprio alla Roma", ha confessato Zárate senza timore, che ricorda il suo approdo in Italia. Guarda caso, era stato offerto prima alla Roma: “L’agente che mi portò in Italia, Luis Ruzzi, mi offrì alla Roma, la quale mi rifiutò perché non ero il tipo di calciatore che cercavano. Poi sono finito alla Lazio”. Il giudizio sulla Roma: “Squadra forte che sta cercando di ringiovanire mantenendo uomini di esperienza come Totti e Perrotta. Un buon progetto, ma necessita di tempo”. Cosa teme dei giallorossi: “Sono una grande squadra e come una grande squadra possono sbloccarsi in un qualsiasi momento”.

E poi, il duello con Francesco Totti. Infinito, immortale, ancora vivo tra i bar e le strade di Roma per la palma di miglior '10' all'ombra del cupolone. Zárate non risparmia una stoccata a Totti: "Lui un fenomeno? No, fenomeno è chi vince il Pallone d'Oro...". La Roma non è solo Totti: “Hanno grandi giocatori come Osvaldo e Bojan”. Anche i tifosi della Roma ammiravano Mauro: “E’ una bella cosa che a tanti miei ex compagni non succedeva”. Ricordi di derby. Il più importante quello del maggio 2009: “Vincemmo per 4-2. Io segnai e feci una bella partita. Mi è sempre piaciuto fare gol e giocare grandi derby”.

La fine della sua esperienza alla Lazio: “Reja, a inizio ritiro, mi disse cose che non voglio dire perché devono restare segrete nello spogliatoio. Io non faccio come tanti che le dicono in giro. Dopo quel colloquio decisi di cambiare squadra. Nessuno può sapere se alla Lazio avrei fatto panchina o giocato da titolare. Ho solo scelto di andare, dopo aver parlato con Reja”. Il finale di stagione passato è stato un periodo fantastico: “Stavo alla grande, almeno sino alla gara con l’Udinese, quando sbagliai il rigore. Quell’errore mi ha buttato giù”.  Rimpianti biancocelesti: “Alla Lazio stavo bene con tutti, anche con il presidente, che mi riscattò dall’Al Saad, bruciando il Manchester City. Mi sarebbe piaciuto fare di più. Ora penso all’Inter. Credo che l’unico che non mi volesse alla Lazio era Reja”.

Si parla di Inter: “E’ il club più grande del mondo. Anche la Lazio è un grande club, ma qui si lotta per grandi traguardi. Io dissi a Lotito che volevo vincere, ma ammetto che non era così che volevo lasciare la Lazio. Speriamo che tutti alla fine siano contenti. Voglio convincere la dirigenza dell’Inter a riscattarmi”. I compagni che lo hanno impressionato: “Milito è un dei bomber più forti al mondo e Zanetti per quello che fa all’Inter da una vita è un marziano”. Gasperini: “Un bravo tecnico ma ora dobbiamo iniziare a fare meglio. Siamo stati molto sfortunati in questo periodo, ma ora ci riprenderemo e faremo una grande gara”. Propositi personali: “Voglio fare tanti gol, assist e giocare per la squadra”. Il primo gol nerazzurro: “Spero di segnarlo contro la Roma”.


Fabrizio Romano - Alberto Casavecchia

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 17 settembre 2011 alle 08:28
Autore: Fabrizio Romano
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