"Chi può marcare Lukaku?" A rispondere è Gabriele Zappa. Vent'anni e un futuro da scrivere che parte da un presente quasi inaspettato, ma non a Cagliari, che lo ha fortemente voluto prelevandolo dal Pescara, dove era approdato dall'Inter che lo aveva ceduto al club abruzzese con diritto di recompra non esercitato a fine della scorsa stagione. Un via libera che ha incentivato il club sardo ad affondare il colpo per il terzino ventenne promettente che non a caso in Sardegna in questo avvio di stagione si è consacrato come uno dei più validi della rosa di Di Francesco. 

In vista del lunch match di domani contro l'Inter, l'ex canterano nerazzurro risponde proprio al quesito di cui sopra, posto dalla Gazzetta dello Sport nell'intervista telefonica online nell'edizione di oggi: "Chi può fermare Lukaku? Tutti i nostri difensori hanno qualità, ma mi sbilancio: Andrea Carboni. È un 2001, è tosto, sull’uomo è forte, non molla di un centimetro". 

Dispiaciuto? Non pensa che l’Inter vista la vicenda Zaniolo guardi poco nel suo giardino?
"No, dispiaciuto no. Con Valietti siamo amici. Ci alternavamo. Penso che l’Inter abbia bisogno di calciatori esperti, pronti sul momento".

Lei ovviamente è interista?
"No, milanista. Il mio idolo era Kakà. Papà, che gioca a tennis, e fratello di 26 anni, centrocampista in prima categoria a Lesmo e mio primo tifoso, sono rossoneri. Mi hanno contagiato loro...".

Allora l’Inter l’ha venduta al Pescara per questo...
"No, andare a Pescara è stata la mia fortuna. Ho fatto una grande stagione, 5 gol. Sarò sempre grato al Pescara perché se adesso sono al Cagliari lo devo a loro". 

In Abruzzo ha avuto tre allenatori: Zauri, Legrottaglie, Sottil che ha il figlio con lei a Cagliari. A chi deve di più?
"A Legrottaglie. Perché mi ha dato tanto e tanta fiducia. Lo sento e continua a darmi consigli. Ma con Sottil abbiamo fatto un gran finale e ci siamo salvati. Con Riccardo si sta creando un bel rapporto. Spesso al campo lo porto io. Lui non ha ancora preso la patente".

Ora, a lei, la fiducia la dà Di Francesco. A proposito, almeno una cena gliela deve...
"Devo ringraziarlo per la fiducia. Mi dà continui consigli, Ogni giorno mi aiuta, soprattutto su quello che devo imparare in difesa".

Il suo lato debole, per ora.
"Ne sono consapevole. Sui cross devo posizionarmi bene e devo imparare a guardarmi alle spalle".

Domani ritrova il suo passato: sarà dura eh.
"Loro saranno molto arrabbiati. Perché gli è rimasto solo il campionato. Ma anche noi abbiamo il campionato e saremo molto agguerriti".

Con chi vorrebbe scambiare la maglia?
"Avrei detto Pinamonti perché siamo amici. Ma se non ci sarà cercherò di prendere quella di Hakimi: lui mi piace molto".

Dovrete fare una gran partita e giocare anche nel primo tempo, non solo nel secondo.
"Diamo tutto dall’inizio, ma subiamo troppi gol. I dati sono chiari. Dobbiamo migliorare".

E il regalo che sogna?
"La Nazionale".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 12 dicembre 2020 alle 11:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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