Ultimamente le parole in casa Inter sono state mal interpretate esternamente. Il famoso "Resto se sono tutti contenti" che Roberto Mancini ha detto a più riprese è stato considerato erroneamente come un messaggio alla società affinché gli proponga un progetto di alto profilo, altrimenti prenda decisioni drastiche come chiudere in anticipo il rapporto per risultati non all'altezza delle aspettative. Una provocazione mediatica che ha scatenato intorno al tecnico ipotesi di varia natura sul suo futuro, tutto da definire dopo un incontro chiarificatore con Thohir. Eppure, ultimamente le dichiarazioni del presidente, che si sono allineate perfettamente a quelle di Piero Ausilio e Javier Zanetti, vogliono RM ancora come punto di riferimento dell'Inter anche per la prossima stagione. Nessuna crepa con il management, c'è unità di intenti e quanto pubblicato sui giornali circa un Mancio pieno di dubbi sulla sua permanenza a Milano non corrisponde al vero. Infatti è stato lui stesso, ieri pomeriggio, nell'intervista a 'La Politica nel Pallone', a confermare la volontà di rimanere "al 100%", sottolineando la fiducia che la società ripone in lui.

PIENO SUPPORTO - Fugato ogni dubbio, presente più sui giornali che nella sua testa, l'allenatore jesino sta già programmando la nuova stagione e spera che la stima di Erick Thohir, ribadita anche da Giacarta ("Molti si lamentano con me chiedendomi di sostituirlo, ma se passassimo la vita solo a lamentarci non risolveremmo mai i problemi. Abbiamo bisogno di dare fiducia a Mancini anche nella prossima stagione e, in ogni caso, lui ha ancora un contratto di un anno che lo lega all'Inter"), si concretizzi in un paio di regali per rinforzare la rosa 2016/17. Non è un mistero che il tecnico non pretenda alcuna rivoluzione, quanto piuttosto abbia bisogno di 2-3 innesti di qualità ed esperienza che sappiano guidare i tanti giovani presenti in squadra, che troppo spesso non hanno retto la pressione nei momenti difficili. Un limite più volte evidenziato da Mancio e che è costato troppi punti in classifica ai nerazzurri.

PENSIERO CONDIVISO - Ma il presidente è d'accordo con il suo allenatore? Pare di sì, ed è un'altra conferma della volontà del club di dargli supporto. Non a caso ET ha ribadito lo stesso concetto: "A questa squadra oggi manca la leadership". Ergo, aspettiamoci che, nelle possibilità finanziarie del club, all'Inter non arrivino altri giocatori giovani di prospettiva ma calciatori pronti e con le spalle abbastanza larghe da guidare il gruppo soprattutto nei momenti difficili. Non solo personalità, ma anche qualità, perché Mancini non vuole rinunciare all'aspetto tecnico in questa campagna acquisti. Non è un mistero che il primo nome della sua lista sia Yaya Touré che, per quanto non sia più all'apice della sua carriera e non rappresenti un investimento duraturo, è il trascinatore che in questa Inter potrebbe fare la differenza e migliorare il rendimento di tutto il gruppo. Molto dipenderà dalla disponibilità finanziaria del club e dai costi dell'operazione, e per conoscere entrambi servirà ancora un po' di pazienza.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 17 maggio 2016 alle 19:06
Autore: Redazione FcInterNews.it
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