Non ha voluto parlare, Erick Thohir, al termine della visita odierna alla sede dell'Inter in centro a Milano. Vi si è presentato alle 9 per rimanere dentro, al lavoro, fino alle 15.30 e 'fuggire' da un'uscita secondaria dribblando i giornalisti in attesa di nuove dichiarazioni. Giornata intensa anche oggi, stavolta chiuso in un ufficio, per il presidente nerazzurro che nella fattispecie non ha parlato di mercato come ieri, ma ha affrontato discorsi e riunioni più legati al business, alle strategie marketing da sviluppare per aumentare i ricavi dell'azienda Inter e diffondere maggiormente il brand all'estero, soprattutto in Asia e Stati Uniti, dove gioca in casa. Non a caso, la mattinata è trascorsa soprattutto assieme ai suoi collaboratori rimasti a Milano (Roeslani è già partito), i referenti ideali per stabilire il percorso ideale per raggiungere i propri obiettivi di business e assicurare al club un'esistenza sana.

AGENDA RICCA - Agenda sempre più ricca dunque per il proprietario del club nerazzurro, che in questa settimana ha voluto conoscere, senza tuttavia approfondire come avrebbe sperato, tutto il mondo Inter, dalla squadra alla dirigenza, dagli impiegati allo staff tecnico, fino alle strutture e agli uffici oggi di sua proprietà. Non solo: anche promozione del (suo) brand e attività di pubbliche relazioni istituzionali (Palazzo Marino, Lega Calcio), che proseguiranno domani pomeriggio presso il palazzo della Regione in occasione dell'incontro con Roberto Maroni, occasione per affrontare altri temi legati al nuovo ruolo di Erick Thohir per l'Italia e soprattutto la Lombardia.

WORK IN PROGRESS - Il proprietario dell'Inter troverà comunque il tempo per andare a salutare Mazzarri e i giocatori ad Appiano Gentile, che rivedrà al suo ritorno il 28 novembre, nuovo blitz per proseguire nella sua attività di approfondimento del mondo Inter e di indicazione delle ormai note linee guida da seguire. Tra queste, verrà approfondito ancora anche il discorso mercato, visto che gennaio si avvicina e Thohir vuole farsi trovare pronto per dare a Mazzarri i giocatori che possono rinforzare la rosa e siano in sintonia con il progetto tattico dell'allenatore. In questi giorni si parla molto di grandi nomi, ma nelle parole del magnate indonesiano si evince la volontà di costruire qualcosa di più concreto di una fantasia da tifoso. E, soprattutto, l'intenzione di pensare anche al bilancio in attesa di far partire la macchina dei ricavi.

INTERVENTI MIRATI - Uno, forse due nuovi innesti potrebbero essere la dote che il nuovo presidente porterà alla squadra, accontentando Mazzarri e dando ulteriori chance di migliorare la classifica all'Inter. Il resto si valuterà in estate, quando la campagna acquisti/cessioni sarà presumibilmente più intensa, anche perché per allora Thohir avrà in mano completamente le redini della società di corso Vittorio Emanuele. Un esterno e un centrocampista dovrebbero essere i profili indicati dal mister per proseguire con maggiore serenità sulla strada intrapresa dalla scorsa estate. Poi, in base alle condizioni di Milito, si valuterà eventualmente il possibile arrivo di un attaccante che possa dare fiato a Palacio e alternarsi con gli altri colleghi di reparto. La sensazione è che a gennaio, in sede di mercato, non accadrà molto di più.

ARRIVI/CESSIONI - Parlare di nomi in questo momento è affrettato, anche se su qualche pista Branca e Ausilio stanno lavorando da tempo. Parallelamente, è probabile anche un intervento di sfoltimento della rosa, visto che finora certi giocatori il campo lo hanno visto solo con il binocolo o con il contagocce. Tra questi i vari Kuzmanovic, Olsen (per lui al massimo un prestito semestrale) e Pereira, che pur giocando più degli altri non è in cima alla lista delle preferenze dell'allenatore. Potrebbe essere l'uruguayano a far spazio al nuovo esterno, sempre che Mazzarri non ne chieda uno in più per dormire sonni tranquilli (anche Wallace non è in prima fila). A centrocampo manca un vice-Cambiasso e il ritorno di Zanetti non può essere considerata la soluzione. C'è Mudingayi, ma il tecnico potrebbe chiedere un innesto tecnicamente diverso.

In estrema sintesi, a gennaio arriverà qualcuno, così come altri partiranno, e le scelte verranno fatte insieme a Mazzarri che ha già fatto sapere quali sono le sue necessità e i punti deboli della rosa a sua disposizione. Perché se c'è la possibilità di raggiungere un posto Champions, la nuova proprietà farà in modo che chi di dovere abbia in mano gli strumenti necessari per lottare fino in fondo. Ed è comunque una buona notizia.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 19 novembre 2013 alle 23:02
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
vedi letture
Print