Andrea Stramaccioni sa come si batte la Juve a domicilio. L'allenatore romano, all'epoca alla guida dell'Inter, fu il primo in grado a espugnare lo Stadium, domenica teatro del big match scudetto tra i nerazzurri e i campioni d'Italia in carica. "Una grande soddisfazione e una grandissima vittoria di tutto il popolo interista - racconta Strama alla Gazzetta dello Sport -. Furono tre punti d’oro malgrado un avvio disastroso… Avevamo deciso di giocare a viso aperto e in maniera spregiudicata, tutto sarebbe potuto accadere eccetto prendere gol immediatamente …. E fu ahimè esattamente ciò che accadde. Anche se c’era un fuorigioco netto. Ero anche in linea con il guardalinee".

C'è anche un aneddoto mai uscito prima su quella serata, ricorda Stramaccioni: "La cosa fu abilmente mascherata, ma sulla ‘non espulsione’ di Lichtsteiner, a causa di un violento pugno alla panchina, mi ruppi la mano (ride, ndr.). Per tutti i 90′ era come se non avessi avuto nulla, ma sul pullman che ci riportava a Milano invece cominciai a percepire un dolore tremendo, che il dottor Combi penso a lenire”.

Dopo l'amarcord, Stramaccioni torna alla stretta attualità: "Secondo me si affrontano l’Inter più forte e la Juve più in difficoltà degli ultimi 5 anni… Credo che mai come questa volta i valori siano vicini. Conte è sicuramente uno dei migliori allenatori italiani di sempre, la sua forza è curare ogni centimetro delle sue squadre, dentro e fuori dal campo. Un esempio per tutti".

Domenica, Inter e Juve potrebbe sfidarsi senza pubblico: "È la cosa più brutta, ma purtroppo doverosa. Io lo vedo come un grande vantaggio per i nerazzurri perché lo Stadium in queste gare è un valore aggiunto contro chiunque affronti la Juventus. Per me finisce 1-1, gol di Lukaku e Bonucci. Per lo scudetto la Juventus resta favorita ma se non fa risultato contro l’Inter e con la sconfitta di Lione potrebbe avere un grande contraccolpo ambientale". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 27 febbraio 2020 alle 16:49
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print