E' sempre al centro delle discussioni di tutti, anche quando non gioca. L'amaro destino dei campioni, quelli che fanno notizia fuori dal campo esattamente quanto dentro. Wesley Sneijder è quasi preso di mira dalla stampa: "Si è stufato dell'Inter", dicono, o anche "pensa solo a fare tatuaggi e a passare giornate a Ibiza con Yolanthe". Di cotte e di crude, insomma, sul conto dell'olandese. Tutte novelle con una morale di fondo, ovvero l'intenzione di Wesley di lasciare Milano. Gli attacchi piovono a raffica, eppure quello che possiamo garantire è che al momento Sneijder è assolutamente sereno e neanche prende in considerazione queste indiscrezioni che lo riguardano.

L'olandese ha passato un periodo particolarmente negativo dal punto di vista fisico che lo ha fatto risultare contrariato, e effettivamente Wesley è stufo dei continui infortuni e della possibilità di non poter contribuire alla rinascita dell'Inter di Ranieri, ma non ha alcuna intenzione di mollare la compagine nerazzurra e da gennaio si metterà a completa disposizione dell'allenatore pronto per essere la chiave di volta della stagione. Nessun mal di pancia, dunque, anzi nessuna novità. Perché in Olanda continuano a scrivere della volontà di Sneijder di vestire la maglia del Manchester United, ma continuano a basarsi sugli apprezzamenti ormai datati del numero 10 nerazzurro.

Che Wesley sia affascinato dallo United non vi sono dubbi, ma questo non vuol dire che la sua intenzione è quella di partire. Anche perché l'Inter non ha alcuna offerta sul tavolo e ha deciso di puntare su di lui dopo la cessione di Eto'o in estate. Sneijder è la stella e a meno di clamorose offerte (inesistenti ad ora) fino a giugno non si muoverà da Milano, città dove Wesley si trova benissimo così come sua moglie. In estate, la società varerà un nuovo piano di lavoro e anche in base alle offerte valuterà la posizione di tutti inclusa quella di Sneijder, ma per adesso parlare di addio o di volontà di rottura da parte di Sneijder è errato, anche perché alla base di trattative concrete non c'è nulla. L'olandese è uno che vive di entusiasmi, si sente coinvolto solo quando è al centro del progetto e può essere leader di una squadra vincente: l'Inter sta tornando e lui vuol farne parte, se il fisico glielo impedisce è normale che sia nervoso, ma i mal di pancia sono un'altra cosa.

Chiusura dedicata ai suoi viaggi dei quali molti lo accusano. Anche ai tempi di Mourinho volava volentieri presso località di ristoro, ma nessuno ha mai aperto bocca semplicemente perché si vinceva. E allora perché speculare? Aspettando Wesley in campo, lasciamolo sereno fuori. Anche se qualcuno pur di mettere i bastoni tra le ruote non finirà mai di parlare...

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 19 dicembre 2011 alle 15:50
Autore: Fabrizio Romano
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