In attesa di capire quale sarà il destino di Diego Milito, con Preziosi che tiene aperta una porta a patto che i costi siano alla portata del Genoa e con i tifosi nerazzurri che vorrebbero incatenare il loro Principe ad Appiano Gentile per evitare che se ne vada, il reparto offensivo nerazzurro presenta più di un punto interrogativo. Di certo è l’arrivo, in estate, di Luc Castaignos, prelevato dal Feyenoord e già in grado di fare la differenza (14 reti per lui) nell’Eredivisie a 19 anni. Sarà lui l’attaccante in più nella rosa dell’Inter della prossima stagione. Nonostante ultimamente si sostenga che in casa nerazzurra non esistano giocatori incedibili, questo in verità non è del tutto vero. Chiaramente, a fronte di un’offerta prestigiosa anche i big potrebbero essere messi sul mercato, ma si parla di cifre da capogiro, quindi difficilmente sborsabili se non da club estremamente ricchi.
CHI RESTA E CHI (FORSE) VA - Pertanto, Samuel Eto’o sarà un punto fermo della prossima squadra, così come Giampaolo Pazzini, arrivato a gennaio e destinato a diventare la prima punta titolare, a prescindere dal modulo. Per quanto concerne Goran Pandev, le voci circa un suo addio direzione Bayern Monaco si continuano a sentire, anche se in base alle indiscrezioni giunte al nostro sito non è sua intenzione muoversi da Milano. Nel complesso, dunque, le certezze della prossima stagione si chiamano Eto’o, Pazzini e Castaignos, mentre in stand-by rimangono le posizioni di Milito e Pandev. Se davvero ci fosse una cessione, solo uno dei due lascerebbe l’Inter, dipenderà da molti aspetti tra cui quello tecnico e quello economico.
(EX) OBIETTIVO MARAVILLA - In attesa di sciogliere questo dubbio, il club nerazzurro resta vivo sul fronte arrivi. Intenzione di Moratti è portare a Milano un altro attaccante per dare ulteriori alternative a Leonardo, anche in funzione della riproposizione del 4-2-3-1. Con Milito e Pandev a forte rischio panchina, il nuovo arrivo dovrebbe essere in grado di agire sia largo (come fa Eto’o) sia dietro la punta centrale, svariando su tutto il fronte offensivo. Identikit che porta direttamente ad Alexis Sanchez, stella dell’Udinese con cui l’Inter, sempre in base alle nostre fonti, aveva già raggiunto un accordo di massima che però rischia di essere cancellato dall'offensiva del Manchester City, decisamente più sfacciato dal punto di vista economico. Un aspetto a cui Pozzo è molto sensibile e che costringe i nerazzurri a pareggiare un'eventuale offerta roboante degli inglesi, mandando in tilt la strategia di inserire contropartite tecniche e limitare l'esborso a una ventina di milioni di euro. Nelle prossime settimane, quando l’Udinese avrà più chiaro il quadro di ciò che l’aspetta nella prossima stagione (Champions o Europa League?), la trattativa entrerà definitivamente nel vivo, ma sembra che lo sceicco Monsour abbia superato Moratti a suon di milioni nella guerra dei petroldollari.
CARLITOS' WAY? - El Nino Maravilla è da tempo il primo obiettivo nerazzurro, ma l'intromissione del Manchester City ha cambiato le carte in tavola. Per questa ragione sono sempre più frequenti le voci che oggi vorrebbero Carlitos Tévez a un passo dall’Inter. Che il giocatore piaccia a Moratti non è un mistero, ma ci sono diversi aspetti che impediscono la naturale evoluzione dell’operazione (che in molti, in realtà, danno ormai per conclusa...). Innanzitutto, i costi: per acquistare il cartellino dell’Apache servono più di 30 milioni di euro (senza contropartite, gli inglesi non sembrano interessati), cifra improponibile considerando le strategie finanziarie nerazzurre. L’intenzione di investire sul mercato c’è, ma non di farsi prendere per il collo. In tal senso, anche il costo dell’ingaggio sarebbe decisamente alto, in base alle cifre ipotizzate dagli organi di informazione (7 milioni a stagione). Infine, Tévez è argentino quindi extracomunitario e il suo arrivo, salvo restyling dell’attuale norma, impedirebbe al club di acquistare altri calciatori con il medesimo status. Ma nonostante le sopra citate controindicazioni, una tiepida conferma del possibile matrimonio tra le parti arriva dall'Inghilterra, e la voce è assai nota ad Appiano Gentile.
GENTLEMEN AGREEMENT 'OBBLIGATO' - Si tratta infatti di Roberto Mancini, che tra le righe ha aperto a una cessione di Tevez, senza però specificare la destinazione dell'attaccante. Chiarendo che la visita a Milano del giocatore aveva a che fare con una questione medica (nessun incontro con Moratti, dunque), il Mancio ha comunque semi-annunciato la cessione dell'argentino e non è una coincidenza se la quota di scommesse che lo vorrebbe in nerazzurro sia scesa ai minimi storici in queste ore. Inoltre, il fatto che il Nino Maravilla sia molto vicino al City lascia ipotizzare che sarà proprio l'Apache a fargli posto, con conseguente scambio di favori tra Inter e City: nessuna intromissione nell'affare Sanchez, ricambiata con un canale preferenziale nella cessione di Tevez. Gentlemen agreement, insomma. Accordo non scritto che però verrà quasi 'imposto' all'Inter, inizialmente interessata a Sanchez e oggi 'costretta', si fa per dire, a puntare su Tévez, ad oggi favorito per una maglia nerazzurra nell'attacco della prossima stagione. Ad ogni modo, si cade in piedi comunque: con Eto’o largo a sinistra, Tévez a destra e Pazzini centrale il reparto guadagnerebbe in rapidità, efficacia e imprevedibilità, senza contare che l’età media si abbasserebbe.
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