Doccia fredda, un esordio da incubo. Nella prima partita stagionale a San Siro, l'Inter inizia davvero come peggio non potrebbe. La qualificazione c'è, i segnali positivi no. Una pessima Inter scende in campo nel nuovo manto erboso del Meazza. Una squadra che crea occasioni, fa vedere qualche azione interessante, ma soffre terribilmente in difesa e perde in casa 0-2 contro l'Hajduk. La qualificazione però arriva, in virtù del 3-0 dell'andata.

Stramaccioni aveva scelto il 4-2-3-1 per questa partita, con la formazione titolare. In campo Sneijder, Milito, Zanetti e tutti i big. Occasioni per Coutinho, Jonathan, Ranocchia e Mbaye dal primo minuto. La testata che prende Milito dopo pochi minuti è un segnale: non è serata. E infatti Milito durante la partita non riesce a segnare e sbaglia qualche occasione di troppo. Le occasioni l'Inter le crea, ma non le concretizza. E allora è l'Hajduk a sorprendere tutti e a passare in vantaggio. Samuel, in ritardo di condizione, causa un fallo da rigore: Handanovic spiazzato. E' il primo gol subito dall'Inter in stagione, il secondo arriva nella ripresa ed è una gemma di Vukovic. E così l'Inter dal 14' del secondo tempo si ritrova sotto di due gol. Con Handanovic incolpevole, anzi bravo a salvare due occasioni avversarie.

Le occasioni, l'abbiamo detto, non sono mancate. E' mancata la precisione, è stato bravo il portiere Blazovic e c'è stata magari un po' di sfortuna. Ma non deve essere una scusante e Stramaccioni lo sa. Sfortuna quando Coutinho prende la traversa nel primo tempo, imprecisione nelle molte occasioni fallite da Milito, Coutinho, Sneijder e Longo nel secondo tempo. Occasioni create nella maggior parte dei casi da uno straordinario Zanetti, che ha arato la fascia destra. Qualche spunto anche da Nagatomo nella ripresa, un po' timido Mbaye nel primo tempo. Stramaccioni ci prova in tutti i modi: il 4-2-3-1 a tratti diventa anche un 4-4-2. Ma il risultato non cambia. L'Inter non riesce a segnare, l'Hajduk in contropiede affonda. La difesa è da registrare, la mediana con Cambiasso e Guarin non fa abbastanza filtro. Sneijder si accende a intermittenza, esce per stanchezza a dieci minuti dalla fine. Al suo posto entra Silvestre (e si passa a una sorta di 3-5-2): Stramaccioni vuole difendere la qualificazione. Che alla fine, con sofferenza, arriva.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 09 agosto 2012 alle 22:37
Autore: Guglielmo Cannavale
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