Si riparte. L'Inter deve riprendere la sua marcia in campionato e buttare nel dimenticatoio il brutto 3-1 subito contro la Roma lo scorso 2 settembre. Cercherà di farlo all'Olimpico di Torino contro i granata, contro i quali non perde da ben 18 anni, da quel 2-0 firmato da Paolo Poggi e Sandro Cois al "Delle Alpi" nel febbraio 1994. Di fronte c'è il sempreverde Giampiero Ventura, allenatore che nel corso degli anni ha sempre dato tanto filo da torcere ai nerazzurri con il suo gioco aggressivo e spumeggiante. Il suo Toro è pronto a sfatare il tabù Inter.

LA TATTICA - Andrea Stramaccioni punterà ancora sul 4-3-2-1, modulo con cui i nerazzurri affronteranno la stagione. Se ci sarà un cambio tattico, questo avverrà per fare spazio al rombo e per affiancare un compagno a Diego Milito. Il tecnico romano, dopo la sconfitta contro la Roma, potrebbe affidarsi all'esperienza di Walter Samuel che dovrebbe fare il suo ritorno al centro della retroguardia con Andrea Ranocchia. L'argentino sarebbe comunque in ballottaggio con il brasiliano Juan Jesus, la cui candidatura è in rialzo nelle ultime ore. In mediana titolari sicuri saranno Guarin, ristabilito dopo il virus influenzale contratto in nazionale e Cambiasso, in campo dopo l'inizio in panchina con la Roma. Il dubbio, per il terzo centrocampista, è tutto uruguagio. Strama deve scegliere tra Gargano e Pereira. Confermato in avanti il trio Cassano-Sneijder-Milito, con Coutinho e Palacio pronti a subentrare. E occhio alla new-entry della difesa a 3, che potrebbe tornare utile in caso Stramaccioni volesse togliere respiro e spazio agli attaccanti di Ventura.

GLI AVVERSARI – Dall’altra parte c’è un Torino che ha ben figurato nelle prime due giornate di campionato, dopo tre stagioni di lontananza dalla massima divisione. Ventura ha recuperato il bomber Rolando Bianchi, in gol contro il Pescara, sabato primo settembre, e Matteo Brighi. L’ex tecnico del Bari, che due stagioni orsono mise in apprensione i futuri campioni d’Italia e d’Europa capitanati da Josè Mourinho, punta sul rodato 4-2-4 (all'occorrenza 4-2-3-1), con Rolando Bianchi e Alessandro Sgrigna di punta. Sugli esterni potrebbero agire Alen Stevanovic e Mario Alberto Santana, in vantaggio sull’ultimo arrivato Alessio Cerci.

I PERICOLI – Come detto in precedenza, le squadre di Ventura sono molto aggressive e compatte. Il primo pericolo per i nerazzurri, ancora non al meglio della condizione fisica (fattore su cui Stramaccioni ha insistito in queste due settimane di pausa) è l’intensità dei granata, squadra di grandi corridori. Rolando Bianchi (che segnò tre stagioni fa nella sfida del Meazza, terminata per 1-1) è sempre temibile, specie nel gioco aereo. L’ex Primavera Stevanovic, grazie alla sua progressione, potrebbe mettere in apprensione il suo diretto avversario sulla sinistra nerazzurra. Così come Santana dalla parte opposta. Occhio di riguardo anche per l'ex Sgrigna.

DOVE COLPIRE – L’Inter deve cercare di far valere la sua maggiore capacità di palleggio e la sua quota tecnica superiore. Il primo tempo di Bari-Inter della stagione 2009/2010, dove i nerazzurri non riuscirono a rendersi pericolosi, è lo specchio delle squadre di Ventura, propense alla spinta sulle fasce e alle sovrapposizioni in velocità. Non bisognerà perciò farsi schiacciare da un Torino che, come il Bari due stagioni fa, può essere colpito in ripartenza, magari sfruttando l’allungamento tra i reparti.

OCCHI PUNTATI SU… - Antonio Cassano, autore di cinque gol in carriera al Torino, suo bersaglio preferito. Tanti addetti ai lavori, forse in contrapposizione ai gol di Giampaolo Pazzini in rossonero, vedono la gara di stasera come quella che può sbloccare definitivamente il 30enne fantasista di Bari. Anche Diego Milito vuole sbloccarsi. Stramaccioni ha bisogno tanto dei suoi gol per puntare a un campionato d’alto profilo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 16 settembre 2012 alle 09:00
Autore: Alberto Casavecchia / Twitter: @AlbertoCasa87
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