Quarto posto blindato, tante assenze, ma anche la voglia di non fare brutte figure. L'Inter va a Reggio Emilia con l'idea di terminare dignitosamente il campionato contro quel Sassuolo che, all'andata, aveva forse inferto il colpo più doloroso alle velleità di lotta al vertice. Inevitabile proiettarsi già al prossimo anno quando si tenterà di migliorare la posizione attuale e tornare quantomeno in Champions League.

LA TATTICA – Roberto Mancini ha annunciato la formazione ieri in conferenza stampa. Dopo lo scherzo iniziale, in cui aveva citato quasi esclusivamente ragazzi della Primavera, il tecnico nerazzurro ha snocciolato l'undici di partenza per stasera, con un paio di dubbi: Telles o Nagatomo (ma il giapponese è in diffida) e Gnoukouri o Felipe Melo (il brasiliano ha qualche problemino fisico). Per il resto, Carrizo prenderà il posto dello squalificato Handanovic e uno tra Palacio ed Eder (più il Trenza) sopperirà all'assenza di Icardi. A casa anche Miranda e Medel (in permesso), oltre all'altro squalificato di giornata, ossia Perisic. Non convocati Berni e Ljajic, dentro tanti Primavera.

GLI AVVERSARI – Eusebio Di Francesco non avrà a disposizione la stella della squadra, Domenico Berardi. L'esterno in orbita Juventus sarà assente per squalifica. Ai box Laribi e Terranova. Per il resto, tutti a disposizione del tecnico abruzzese. Si va verso il consueto 4-3-3, marchio di fabbrica dell'ex allenatore del Pescara. Pellegrini appare in leggero vantaggio su Missiroli, mentre in attacco il ballottaggio tra Defrel e Falcinelli vede avanti l'ex Cesena.

DOVE COLPIRE – Il Sassuolo dovrà necessariamente vincere per custodire il sesto posto, l'ultima eventuale chance di accedere all'Europa League seppur attraverso i preliminari (poi dipenderebbe dalla finale di Tim Cup Milan-Juve). Tre punti per non rischiare di essere sorpassati dai rossoneri (impegnati in casa con la Roma). Proprio questa impellenza, unita alla naturale attitudine offensiva, potrebbe rappresentare per l'Inter un vantaggio in zona offensiva. L'arma in più dei nerazzurri potrebbe poi essere la voglia di lasciare il segno da parte di coloro che hanno giocato meno in quest'ultimo periodo (Eder e Palacio) o di chi deve procacciarsi una riconferma (Jovetic). 

OCCHI PUNTATI SU... – Eder. L'oriundo ha un'altra chance per far ricredere i detrattori. E' vero, ci si aspettava qualche golletto in più (finora solo un centro in nerazzurro, quello all'Udinese). Ma in pochi hanno davvero analizzato le consegne tattiche riservate per lui da Mancini: difficile segnare a raffica quando sei costretto a fare il lavoro sporco sulla fascia. Anche alla Samp, con Montella, Eder non era stato più quello della gestione Zenga, visto che con l'Aeroplanino in panchina giocò molto più spesso da esterno che da prima punta (9 gol con Zenga e 3 con Montella). Qualcuno parla già di addio a Milano dopo sei mesi. Lui pensa agli Europei, visto che Conte ci punta. Poi si vedrà.  

 

PROBABILI FORMAZIONI:

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Magnanelli, Duncan; Politano, Defrel, Sansone.
Panchina: Pomini, Pegolo, Antei, Gazzola, Longhi, Biondini, Missiroli, Falcinelli, Trotta.  
Allenatore: Di Francesco.
Squalificati: Berardi (1).
Indisponibili: Laribi, Terranova.

INTER (4-2-3-1): Carrizo; D'Ambrosio, Murillo, Juan Jesus, Telles; Gnoukouri, Kondogbia; Brozovic, Jovetic, Eder, Palacio.
Panchina: Radu, Della Giovanna, Miangue, Santon, Nagatomo, Gyamfi, Felipe Melo, Bonetto, Baldini, Biabiany, Manaj.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: Handanovic (1), Perisic (1).
Indisponibili: Icardi.

ARBITRO: Gervasoni.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 14 maggio 2016 alle 08:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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