E' la sfida che annulla i pronostici. Quella che divide uno stadio intero, una città. Quella che separa due squadre: l'Inter e il Milan, nerazzurri e rossoneri. Trampolino di lancio altissimo per volare o crollare: perché un derby, comunque vada, può cambiarti una stagione. La squadra di Stramaccioni arriva alla stracittadina in un momento di forma decisamente migliore: l'ampio turnover operato a Baku ha portato i frutti sperati, vittoria e big al riposo. Anche il Milan è reduce da una buona vittoria, in Russia, contro lo Zenit. Una partita a tutti gli effetti però, giocata senza risparmiare nessuno, vinta, anche grazie a due deviazioni fortunose. 

LA TATTICA – Tanti dubbi ancora da sciogliere in casa Inter. Il modulo sarà quel 3-4-1-2 che tanto ha fatto sorridere domenica scorsa contro la Fiorentina. Si dovrebbe vedere in campo Coutinho dal primo minuto. Il brasiliano - collante tra difesa e attacco - dovrà essere bravo ad agire dietro le punte, pressando il Milan in fase di costruzione. Sarà ancora difesa a tre, come già detto. Da stabilire se a guidarla ci sarà Cambiasso o Samuel. L'uno non escluderà l'altro, dato che se qualcuno verrà sacrificato, quello sarà Juan Jesus, reduce da cinque buone gare da titolare. In bilico anche la presenza di Guarìn, superlativo giovedi in Azerbaigian, ma non sicuro di un posto da titolare. Chi invece è già certo di un posto in campo dal 1' sarà il tandem offensivo Cassano-Milito. La coppia gol nerazzurra (8 gol in due) non ha preso parte alla trasferta azera: ben riposata, e decisamente determinata nel cuocere il Diavolo.

GLI AVVERSARI – Squadra che vince non si tocca. Il Milan si affida alla stessa (o quasi) formazione vincente in Russia. Solito 4-3-1-2 ad albero di natale con una mediana diretta dai polmoni di De Jong e decorata con la tecnica e i piedi buoni di Emanuelson. El Shaarawy è diventato il perno dell'attacco, al suo fianco si posizionerà Bojan (in vantaggio su Pazzini). L'ex Barcellona garantisce più movimento e può dare fastidio tra le linee allo schieramento difensivo dei nerazzurri. E poi c'è Boateng, trequartista atipico. Fisico e potenza, per dare sostanza a questo Milan. La difesa è il reparto che sembra più vulnerabile: Yepes e Bonera non sono impenetrabili quando si trovano contro attaccanti agili e rapidi negli scambi come Cassano e Milito. Inoltre proprio con quest'ultimo, Abate ha una tradizione piuttosto negativa. 

I PERICOLI – La voglia di riscatto del Milan, e il rischio di sentirsi superiori: sono questi i pericoli in cui l'Inter potrebbe incappare l'Inter domani sera. La squadra di Allegri è affamata, vuole dimostrare che la vittoria di mercoledì non è stata favorita esclusivamente da quei due autogol. Bojan ed El Shaarawy sono giocatori che non danno punti di riferimento: la difesa a tre, per quanto affidabile fino ad ora, è ancora un cantiere. E poi c'è Pazzini, ex avvelenato. Occhio a non far saltare le marcature, come ad esempio è capitato sul gol di Romulo domenica scorsa.

DOVE COLPIRE – Come già detto, la difesa del Milan è piuttosto penetrabile. La rapidità di Coutinho, Cassano e Milito, gli inserimenti dal centro del campo, il movimento pendolare degli esterni Nagatomo e Zanetti, potrebbe chiudere il Milan in una vera e propria ragnatela. Bisognerà fare attenzione a non subire troppo, anche se una delle arme vincenti - viste le caratteristiche della rosa a disposizione di Stramaccioni - potrebbe essere proprio il contropiede. I rossoneri, con Pazzini, hanno centimetri maggiori soprattutto su palla inattiva. Il giovane De Sciglio (seriamente candidato per il ruolo di terzino sinistro) potrebbe essere una vittima appetibile, vista l'esperienza (prossima allo zero) in sfide così delicate. 

OCCHI PUNTATI SU...  Diego Milito. L'uomo derby per eccellenza. Il suo piede diventa particolarmente caldo in queste gare: difficilmente infatti, quando si trova a tu per tu con la porta il Principe la sbaglia. Da lui dipende tutto il comportamento della squadra: il modo in cui si muove, in cui fa salire la squadra, determina anche alcuni spostamenti tra difesa e centrocampo. Da non dimenticare però il dente avvelenato di Fantantonio Cassano: gli occhi sarebbero puntati tutti su di lui, se non ci fosse Milito. La voglia di regalare una tristezza a quello lì (Galliani, ndr) e di continuare la buona tradizione sotto porta con la maglia nerazzurra, potrebbe però tozzare con fattori di carattere emotivo, come il nervosismo. 

Probabili formazioni:

MILAN (4-2-3-1): Abbiati; Abate, Bonera, Yepes, De Sciglio; De Jong, Montolivo; Emanuelson, Boateng, El Shaarawy; Bojan.

INTER (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Coutinho; Cassano, Milito.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 07 ottobre 2012 alle 08:30
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
vedi letture
Print