Difendere il quarto posto per non dover aspettare il verdetto della finale di Coppa Italia e rischiare di rovinarsi l'estate con i preliminari di Europa League. Dopo il ko di Genova e il contemporaneo successo della Roma sul Torino, all'Inter non resta che questo come obiettivo. Il terzo posto dista 7 punti: forse troppo a 4 giornate della fine. Di certo, non si può staccare la spina, sia per tenere dietro la Fiorentina sia perché nel calcio non si sa mai. E doversi ulteriormente rammaricarsi in caso di nuovi passi falsi della Roma sarebbe davvero deprimente.

LA TATTICA – Mancini ormai ha scelto l'impianto di gioco e non lo molla più. Chiamatelo 4-2-3-1, chiamatelo 4-4-1-1, chiamatelo come volete. La realtà è che il tecnico marchigiano manda in campo il canonico 4-4-2 con varie rivisitazioni a seconda degli interpreti. Stavolta mancherà Medel (squalificato), mentre dovrebbero ritrovare un posto nell'undici titolare dopo il riposo di mercoledì sia Nagatomo che Jovetic. Torna dalla squalifica Kondogbia e a lui dovrebbe essere affiancato più Felipe Melo che Brozovic. Il croato potrebbe osservare un turno di riposo e favorire l'impiego dall'inizio di Eder, Ljajic, Palacio o Biabiany. Da valutare anche Perisic, apparso provato al Marassi dopo aver giocato tantissime gare di fila.

GLI AVVERSARI – Dopo il successo sulla Fiorentina, l'Udinese ormai può dirsi salva. Il +8 sul Frosinone garantisce un ottimo margine, anche perché in mezzo restano pure altre tre squadre. I friulani arrivano da un ottimo periodo, sebbene nell'ultimo impegno lontano dal Friuli abbiano rimediato una sconfitta a Genova con la Sampdoria. Gigi De Canio dovrà fare a meno di Adnan (squalificato), oltre che degli infortunati Di Natale, Armero e Merkel. In difesa si rivede Felipe, squalifica scontata. Possibile che qualcuno tiri il fiato: in tal senso, occhio a Widmer, Badu e Thereau. 

DOVE COLPIRE – La difesa friulana ha ritrovato una certa solidità con l'avvento di De Canio, anche se pure con Colantuono - a parte rare eccezioni - non è che Karnezis sia mai stato impallinato con regolarità. Il pacchetto arretrato bianconero si presenta molto fisico, ma anche non troppo rapido. All'andata la differenza fu solcata dal tasso tecnico degli attaccanti nerazzurri e, soprattutto, dai regali di Domizzi e compagni. Visto che difficilmente lo scenario si ripeterà anche a San Siro, stavolta toccherà ai nerazzurri approfittare delle pecche avversarie per far male.

OCCHI PUNTATI SU... – Jovetic. Dopo aver visto per larghi tratti dalla panchina il match del Marassi, il montenegrino è pronto a indossare di nuovo la maglia da titolare e confermarsi ai livelli visti con Frosinone e, soprattutto, Napoli. E' mancato tantissimo il suo contributo in questa seconda fase del campionato: la sua tecnica, la sua capacità di calamitare il pallone e la sua genialità sono armi che farebbero comodo a chiunque. Contro l'Udinese, imbattuta a Milano dall'11 settembre 2010 (poi un pari e tre vittorie friulane), Mancini si aspetta il miglior Jovetic.

 

PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Felipe Melo, Kondogbia; Eder, Jovetic, Perisic; Icardi.
Panchina: Carrizo, Berni, Juan Jesus, Santon, Telles, Gnoukouri, Brozovic, Biabiany, Ljajic, Palacio, Manaj.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: Medel (1).
Indisponibili: nessuno.

UDINESE (3-5-2): Karnezis; Heurtaux, Danilo, Felipe; Widmer, Fernandes, Kuzmanovic, Hallfredsson, Edenilson; Matos, Zapata.
Panchina: Meret, Romo, Wague, Domizzi, Piris, Pasquale, Lodi, Guilherme, Badu, Balic, Perica, Thereau.
Allenatore: De Canio.
Squalificati: Adnan (1).
Indisponibili: Di Natale, Armero, Merkel.

ARBITRO: Celi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 23 aprile 2016 alle 11:20
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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