Per Benitez appoggio totale, ma ora Moratti ha la cornetta pronta...

Rafael Benitez è al crocevia. L'allenatore dell'Inter si giocherà davvero tutto domani sera contro il Twente, e stavolta non potrà davvero sbagliare: il presidenre Massimo Moratti non si è neanche sognato di dire che "anche in caso di sconfitta con gli olandesi si andrà avanti", come fatto contro il Chievo, perché se a San Siro si cadesse sotto i colpi della squadra di Preud'homme sarebbe un vero e proprio dramma sportivo. E allora, appoggio totale confermato dalla società e da Moratti in persona all'allenatore di Madrid, comprensibile l'ottimismo oggi in conferenza stampa per stemperare un clima colmo di tensione, ma Rafa sa benissimo che non si può sbagliare più. Il gruppo si è dimostrato al suo fianco, i tifosi stanno avendo una reazione fantastica - come sempre - in rapporto a quelli che sono i disastrosi risultati recenti della squadra, ma col Twente il perdono non ci sarà: il presidente Moratti, come si ripete dovunque da giorni, ha già deciso che nello sciagurato caso di un fallimento contro il team olandese non ci sarà un'altra possibilità, e a meno di sorprese clamorose, Benitez verrebbe esonerato.

In tanti iniziano a chiedersi quale potrebbe essere il nome giusto per l'eventuale dopo-Benitez. In realtà, Moratti non ha ancora un suo prediletto, ed anche per questo sta andando avanti ad oltranza con lo spagnolo. Non c'è un allenatore disponibile al momento che fa davvero impazzire il presidente, ma un'accozzaglia di nomi più o meno prestigiosi che stuzzicano sì, ma non fino al punto di mandare all'aria un progetto. La speranza di tutti, come ovvio che sia, è quindi di vedere una bella vittoria domani sera al 'Meazza'. Ma se così non fosse, allora il presidente alzerebbe la cornetta e - dopo una probabile riunione con Branca, Ausilio e chi di dovere - sceglierebbe l'uomo giusto per la panchina più prestigiosa - lo dicono i risultati - d'Europa. Ma adesso Benitez pensi al presente - e lo sta facendo, di sicuro - e non a quello che accadrà: battere il Twente è l'imperativo per scacciare i fantasmi. Almeno fino a domenica...

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