A fine gara Mourinho tiene immediatamente a sottolineare che il suo stato mentale non ha nulla a che fare con il nervosismo: “Non sono nervoso, ovviamente sono arrabbiato perché la partita doveva essere chiusa e non riaperta. A volte la colpa è della squadra che perde concentrazione, ma preferisco dire che il Palermo ha avuto una reazione fantastica, che non voleva uscire sotto di sei o sette gol ma voleva giocarsela fino in fondo. Hanno segnato subito e si sono galvanizzati, poi Milito ha fallito una buona occasione che avrebbe chiuso definitivamente il conto. L’ingresso di Thiago Motta ha ricompattato la squadra, il Palermo non ha avuto altre occasioni. Otto gol sono sinonimo di una partita spettacolare, mi spiace aver perso 3-1 la ripresa ma sono contento per i 3 punti”. Merito della rimonta va anche alla squadra di Zenga: “Ho fatto i complimenti al Palermo, a Miccoli, a Zenga, hanno disputato una grande partita, sotto di 4 gol hanno continuato a giocare e ci hanno creato dei problemi. Noi vogliamo vincere sempre, ma non ci riusciamo ogni volta. Quest’anno stiamo entrando in campo giocando veramente bene, il primo tempo è stato spettacolare, nonostante il terreno non sia il migliore la palla è girata velocemente. Dopo un primo tempo così è normale un calo di intensità, così come è normale la reazione del Palermo. Quello che conta è che i 3 punti sono nostri, con merito, e che il nostro vantaggio in classifica è aumentato a 4 punti”.

Mourinho risponde poi a una domanda sul collega Zenga, considerato da molti il suo erede sulla panchina dell’Inter: “Zenga ha già detto che aspetterà la fine del mio contratto, spero che faccia bene con il Palermo e nel 2013 metterò una buona parola con il presidente perché scelga lui dopo di me”. Inevitabile parlare anche del grande protagonista della serata, Balotelli: “Non stava benissimo prima della partita, credo abbia avuto una reazione allergica a un farmaco e non si è sentito bene. L’ho dovuto sostituire per questo motivo. L’episodio del rigore? È un bambino, ma quello che conta è che abbia fatto bene in campo”. Lo Special One commenta anche i fischi piovuti dal cielo durante la rimonta rosanero: "La squadra non merita i fischi, gioca per vincere sempre, ma io non voglio dire nulla ai tifosi. Purtroppo finora non sono mai riuscito a schierare due volte consecutive la stessa squadra, ma credo che siamo sulla buona strada".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 29 ottobre 2009 alle 23:08 / Fonte: Sky
Autore: Fabio Costantino
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