A Mondiale arcivhiato, tutte le attenzioni del mondo nerazzurro si concentrano sul ritiro a Pinzolo della squadra e sul lavoro di Piero Ausilio in sede di mercato, a dir poco impegnativo. Nelle prossime ore il presidente del Rubin Valery Sorokin restituirà, salvo clamorosi contropiede, il documento controfirmato che renderà ufficiale l'ingaggio nerazzurro di Yann M'Vila. Nel frattempo, questa settimana dovrebbe essere decisiva per un'altra operazione in entrata, che porta il nome di Gary Medel. Oggi dovrebbe esserci un nuovo contatto tra le parti, ma non se ne occuperà il diesse, bensì il presidente Thohir che sta seguendo personalmente questa trattativa. Motivo semplice, il presidente del Cardiff, Vincent Tan, è un suo amico e in virtù di questo rapporto ET spera di strappare il cileno ai gallesi (retrocessi in Championship dopo solo un anno di esperienza in Premier) con la formula del prestito e riscatto fissato a 6-7 milioni di euro. La richiesta è di 10 milioni, ma in casa Inter c'è grande ottimismo e nei prossimi giorni i discorsi dovrebbero evolvere.

Per quanto concerne l'attacco, l'Inter ha in mente di mettere a segno proprio in questo reparto il colpo della sua campagna acquisti estiva. Improbabile possa trattarsi di un prestito con diritto di riscatto, formula in gran voga nelle trattative nerazzurre. Servirà pertanto raccogliere un tesoretto anche se ad oggi non si presenta impresa facile da realizzare. Il prescelto è noto, e ha il nome di Stevan Jovetic, e i 40 milioni spesi dal City per il difensore del Porto Eliaquim Mangala (che azzerano il bonus Uefa del club) potrebbero costringere i Citizens a valutare l'addio di un loro big per continuare a fare mercato. Ausilio attende fiducioso sviluppi positivi per l'ex viola, ma non perde di vista l'altro potenziale craque del mercato in entrata, Erik Lamela del Tottenham. Obiettivo più difficile da raggiungere, perché l'allenatore degli Spurs Mauricio Pochettino, almeno nelle intenzioni, non vorrebbe privarsi del Coco, ma le speranze nerazzurre non sono finite. Nelle intenzioni del club, uno tra il montenegrino e l'argentino dovrebbe arricchire l'attacco di Mazzarri.

C'è poi un'altra pista che è passata sotto traccia ultimamente ma che non va assolutamente esclusa a priori: quella che porta a Pato Alexandre. Fosse per lui, in barba ai trascorsi rossoneri, andrebbe anche a piedi all'Inter. Ma la porta della sede di Corso Vittorio Emanuele a Milano non è chiusa, bensì solo socchiusa. La dirigenza infatti considera il Papero un'opzione da tenere in caldo prima che il mercato estivo si chiuda, sempre e solo a condizioni favorevoli. Il suo eventuale arrivo (in prestito, ovviamente, e a stipendio dimezzato nella migliore delle ipotesi), rappresenterebbe, oltre che uno sgambetto mica da ridere ai cugini rossoneri che di Pato hanno provato a liberarsi in ogni maniera (come dimenticare la quasi grottesca vicenda del gennaio 2012 legata alla cessione al Psg con arrivo di Carlos Tevez?), forse l'ultima occasione per il quasi 25enne di Pato Branco di dimostrare di valere quell'etichetta di attaccante di livello mondiale con la quale si era presentato al suo approdo in Italia, prima di finire travolto da un ciclone di guai fisici che lo hanno segnato anche psicologicamente. Una scommessa da provare, perché no...

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 14 luglio 2014 alle 14:22
Autore: Christian Liotta
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