Dopo aver perso col Chelsea in amichevole e col Barcellona nel girone di Champions, lo spogliatoio dell'Inter si domandava se quella squadra fosse davvero all'altezza delle big d'Europa. La storia diede la risposta: decisamente sì. Un grande sì. Lo racconta Marco Materazzi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. "E dico che a quest’Inter serve un pizzico della nostra sana follia. Nei primi 12-13 Spalletti ha uomini ad altezza Barcellona", assicura Matrix.

"In semifinale buttammo fuori il Barcellona dei marziani, un’altra cosa rispetto a quello di oggi - ricorda l'ex numero 23 nerazzurro -. All’andata andammo sotto 1-0 a San Siro, ma quel gruppo era disposto a tutto per vincere e lo dimostrò. Al ritorno, dopo l’espulsione di Thiago Motta, Mourinho cambiò la partita. Ci disse: “Ragazzi, in allenamento si difende sempre 6 contro 4, oppure 7 contro 4. Qui siamo in 10 contro 11, non ci possono mai far gol”. Ne fecero solo uno, alla fine. E con un difensore (Piqué, ndr)".

Cosa può prendere Spalletti da quella serata?
"Ci vuole grande coscienza dei propri mezzi, in partite simili. E un pizzico di follia, appunto. Nel singolo match l’Inter può giocarsela. Il Tottenham ha cambiato poco, il Barça molto e poi ha Messi. Ma Spalletti ha Nainggolan, che è un giocatore trascinante, uno che sa trasmettere qualcosa alla squadra".

Come si spiega l’avvio difficile in campionato?
"Fondamentalmente mancano i due punti con il Torino: dopo un primo tempo giocato così bene, non puoi non vincere. Lo standard di San Siro dev’essere quello dei primi 45’. Con quel pubblico lì è facile giocare. Lo dico sempre: quelli interisti sono i tifosi meno esigenti d’Italia. Trovatemi un altro pubblico che fa quei numeri a prescindere dai risultati".

Vedremo mai Lautaro e Icardi insieme?
"Sicuro. Spalletti li ha provati tutta l’estate, non li abbandona mica dopo una partita sbagliata. In generale io uno come Icardi vorrei sempre averlo con me".

Non è arrivato Modric: Brozovic può essere il regista di spessore che vuole l’Inter?
"Beh, con la Croazia Brozo giocava con Modric...diciamo che sono comunque felice che un giocatore come Luka volesse venire all’Inter".

Secca: meglio difesa a tre o a quattro?
"Rispondo con gli uomini: Skriniar può e deve giocare in ogni caso. La sua aggressività mi ricorda quella di Samuel. Però dovrebbe prendersi qualche responsabilità in più in fase di costruzione. Ora non è più il giocatore appena arrivato di un anno fa che doveva affermarsi. È un leader dell’Inter. E un leader deve saper anche rischiare la giocata".

E Materazzi in chi si rivede?
"In De Vrij. Anch’io come lui in teoria mi trovavo meglio in un reparto a tre. E come me l’olandese è bravo a impostare da dietro con i lanci".

Cosa manca all’Inter per arrivare ad altezza Juve?
"Allora, facciamo i conti... di anni ne sono passati otto... ecco, dico che tra due anni ci saremo. Manca una scintilla. Una vittoria che dia sicurezze. E 2-3 acquisti top".

C’è Mourinho-Juve in Champions: come la mettiamo?
"Vorrei essere una mosca e trovarmi all’Old Trafford quel giorno... in quello stadio non so come finirà, anche se la Juve non avrà difficoltà a passare il girone. Dicono che José sia in crisi, la verità è che tranne De Gea, Lingard, Pogba e Lukaku non ha giocatori al livello dei top club. Anche se lui in panchina ti fa sentire sempre il migliore. Non s’offendano gli juventini: io tiferò José".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 05 settembre 2018 alle 08:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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