Alla vigilia del raduno della squadra, il kick-off della stagione dell'Inter 2022/23 inizia nell'headquarter nerazzurro in Viale della Liberazione. L'AD Sport Beppe Marotta e l'allenatore Simone Inzaghi sono infatti i protagonisti della prima conferenza stampa stagionale, in cui faranno chiarezza sulle strategie finanziarie e tecniche a venire. A seguire le parole di Marotta, che si è esibito in una sorta di monologo.

"Buongiorno a tutti, oggi simbolicamente siamo alla partenza di una nuova stagione sportiva. Faccio solo un brevissimo accenno alla stagione passata che definirei agrodolce. La bacheca si è arricchita di due trofei molto importanti, ci lascia amareggiati il secondo posto ma dimostra che la differenza tra chi vince e chi non vince è minima. Deve essere di monito per la prossima stagione. Porto i saluti da parte di Zhang e vi auguro buon lavoro. Una novità importante è il rinnovo del nostro allenatore, questo è frutto di un rapporto instaurato lo scorso anno dopo le turbolenze estive. Ha dato ampia soddisfazione a società e tifosi. Il rinnovo era fisiologico perché si è dimostrato all'altezza coi fatti. Ha dimostrato di avere le skill per essere con noi lungamente e per essere tra i migliori tecnici in circolazione. Ringrazio Ausilio e Baccin, miei validi colleghi che stanno lavorando molto bene per allestire una squadra altamente competitiva per i nostri obiettivi. Nel calcio l'asticella deve essere molto alta, bisogna avere coraggio di vincere e non paura di perdere. Ci ripresentiamo con l'obiettivo di vincere, forti di aver dimostrato di essere altamente competitivi. Non dobbiamo farci deviare da una parola che quest'estate, dopo la pandemia, è diventata abusata. La sostenibilità è necessaria per la continuità, quindi in primis noi tre del management abbiamo questo obiettivo da raggiungere, come ce l'ha nella parte corporate Alessandro Antonello che ringrazio assieme a chi lavora dietro le quinte per il bene dell'Inter. Dicevo della sostenibilità che non significa non essere competitivi perché il mercato è a tratti creativo, intuitivo. Siamo al quinto-sesto giorno di mercato, abbiamo avanti due mesi anche se il campionato incombe e sarà anomalo per la spaccatura tra prima e seconda parte. Dovremo sostenere venti incontri nella prima parte e quindi il lavoro di allenatore e staff sarà complicato perché mai nella storia del calcio si era presentata una situazione così. Sul mercato c'era l'intenzione di presentare una squadra competitiva e questo mi pare che il lavoro dimostri il raggiungimento della promessa. Ringrazio anche i tifosi che ci sono sempre stati vicini e sono lo zoccolo duro del club. L'obiettivo è ampliare la bacheca, quei trofei non sono frutto solo di investimenti economici, ma di lavoro e appartenenza molto forte e sono principi che devono portarci al massimo. Spero non facciate troppe domande di mercato al mister perché poi certe incombenze spettano a noi. Voglio solo accennare al tema Dybala: fa parte della serie di giocatori svincolati e devo dire è la prima volta che vedo tanti svincolati ancora fermi. La dimostrazione di un calcio che si sta trasformando in cui serve coraggio di agire a livello giovanile. Dybala rappresentava e rappresenta un'opportunità ma noi siamo a posto in attacco e abbiamo giocatori di grande valore che il tecnico dovrà gestire nel migliore dei modi, anche se a Dybala mi lega grande affetto".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 05 luglio 2022 alle 17:05 / Fonte: dall'inviato
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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