È una furia l'ad nerazzurro Beppe Marotta che non intende fermarsi dinnanzi alla decisione della Lega Calcio di ridisegnare in maniera piuttosto discutibile il calendario di Serie A dopo il rinvio delle cinque partite (inizialmente preposte a porte chiuse), tra cui Juventus-Inter. Il dirigente interista è intervenuto su Telelombardia, dove ha ulteriormente espresso il suo pensiero. “Ci sono stati dei confronti durante la settimana ma quello che è abbastanza strano è che la Lega giovedì abbia emesso un comunicato con cinque partite a porte chiuse e poi in meno 48 ore ha disatteso il Ministero. C’è da recitare il mea culpa, la Lega per prendere una decisione così importante avrebbe dovuto quantomeno convocare un consiglio straordinario e un’assemblea, cosa che è stata fatta oggi e che verrà fatta anche mercoledì, altra anomalia. Giocare a porte chiuse non è un desiderio nella testa di chiunque ma ritengo anche che giocare a porte chiuse fosse indispensabile vista la situazione”.

Sulla possibilità di giocare Juventus-Inter lunedì 9 marzo aggiunge: "Noi oggi abbiamo chiesto in consiglio alla Lega di elaborare due o tre criteri nuovi da presentare all’assemblea. Questa è un’anticipazione ma che deve essere portata al vaglio dell’assemblea assieme ad altre due soluzioni. L’importante è che venga assicurata la regolarità del campionato: se non si gioca a porte chiuse questa domenica non si può pensare di giocare a porte chiuse prossima settimana. Ci aspettiamo due o tre ipotesi, dopodiché valuteremo quale sarà l’ipotesi migliore anche se sappiamo che dovremo accettare un’ipotesi che porterà sofferenze per i club. Mercoledì valuteremo“.

L'ad nerazzurro inoltre chiarisce le sue dichiarazioni delle scorse ore in merito all'utilizzo del termine 'campionato falsato': "Ho parlato di squilibrio competitivo e questo lo si ha quando si giocano partite in presenza di pubblico, alcune no e altre vengono rinviate. La regolarità la si ha con una logica nello stabilire le date e il contesto nel quale vengono giocate le partite. In questo momento ci troviamo con due società come Inter e Sassuolo che non hanno giocato nelle ultime due domeniche, altre come la Lazio che hanno giocato con continuità. Questo è uno squilibrio: a un certo punto l’Inter e il Sassuolo dovranno stressarsi con altri appuntamenti, noi anche con Coppa Italia ed Europa League. Il potere del Presidente era quello di prendere una decisione ma come consuetudine sarebbe stato meglio che lui si fosse consultato con il consiglio o con l’assemblea, così nessuno avrebbe avuto modo di protestare. Invece prendendo una decisione da solo si è esposto alle critiche, ai giudizi e alle valutazioni di tutti i club”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 marzo 2020 alle 22:25 / Fonte: sportface.it
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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