INTER

Julio Cesar 6,5 – Passa una serata tendenzialmente tranquilla, ma nella ripresa si dimostra reattivo prima uscendo tempestivamente su Bellucci, poi salvando al 92' sulla conclusione pericolosa di Dossena. Una sicurezza, Bergamo è alle spalle anche per lui.

Maicon 7 – Inizia con il freno tirato, anche per merito di Pieri che non gli lascia spazio. Ma quando decide di cambiare ritmo sono dolori per la Sampdoria. Sua l'azione dirompente alla fine del primo tempo che si conclude con l'assist al bacio per il gol di Adriano. Sue le galoppate nella ripresa che danno vita alle azioni più insidiose dell'Inter.

Samuel 6 – Non gli tocca un lavoro particolarmente doloroso, l'attacco dei blucerchiati non punge. Il muro però arriva spesso in ritardo sul pallone, rischiando di commettere qualche fallo di troppo. Per il resto, normale amministrazione, almeno finché un problema muscolare non lo costringe a rimanere negli spogliatoi. (dal 46' Cordoba 7 – Gioca solo nella ripresa, ma conferma di aver assorbito e archiviato la lezione bergamasca e la conseguente punizione di Mourinho nei suoi confronti. Bravo negli stacchi aerei, esegue un recupero impossibile su Pazzini, lanciato a tu per tu con Julio Cesar. Salvataggio che vale un gol).

Chivu 6 – Torna a vestire i panni del difensore centrale, si fa ammonire per un errore di valutazione dopo pochi minuti, ma poi si ricompone e tiene bene il campo. Soffre un po' i centimetri di Delvecchio e la mobilità di Pazzini, ma è bravo a liberare l'area in più di un'occasione, soprattutto nel momento di maggior pressione sampdoriana. (dall'87' Maxwell s.v.)

Santon 6,5 – Mezzo voto in più perché per lui è l'esordio in campionato dopo la buona prestazione in coppa. Core molto, resta sempre al suo posto e si concede solo qualche avanzata nella ripresa, quando i compagni sono in debito d'ossigeno ma lui ha ancora energia da vendere. Padalino e Stankevicius in tandem gli procurano qualche fastidio, ma lui non si scompone. San Siro ormai lo ha adottato come un giovane beniamino.

Zanetti 6,5 – Corre, corre, corre fino alla fine. Il capitano rinuncia alla qualità per dar sfogo alla sua potenza polmonare a servizio della squadra. Il centrocampo ospite è ben organizzato nonché trafficato, ma l'argentino non si fa imbottigliare e alimenta l'azione dei compagni con recuperi e incursioni. Bella l'azione del primo tempo conclusa con un cross al bacio per Adriano, anticipato all'ultimo momento da Raggi.

Cambiasso 6,5 – Ha energia da vendere e non la risparmia. Sostiene l'attacco avanzando fino alla trequarti, senza mai lasciare scoperta la sua zona di competenza. Vorrebbe giocare più avanzato e inserirsi come solo lui sa fare, ma l'istinto viene sacrificato alla ragion di equilibrio e lui, da soldato, accetta senza batter ciglio. Meriterebbe un rigore nel primo tempo, ma Celi non vede.

Muntari 6 – Tanti buoni recuperi ma anche molti falli ed errori di imprecisione. Non è una serata eccezionale per il ghanese, che fa a sportellate con ogni maglia bianca che transita dalle sue parti. Uno scontro gli costa un taglio in fronte e lo costringe a indossare un turbante per tutta la partita. Nella ripresa potrebbe timbrare il cartellino e risparmiare all'Inter un finale da paura, ma il suo destro è troppo centrale e semplifica l'intervento di Castellazzi.

Stankovic 7,5 – Gladiatore. Gioca dal primo all'ultimo minuto senza risparmiarsi. Insegue il pallone, pressa e lancia i compagni, tutto con la stessa facilità. Pennella per Adriano un traversone alla cieca che meriterebbe altra sorte; impegna Castellazzi concludendo centramente un'azione di contropiede nel secondo tempo; accarezza la traversa con un destro da applausi. Meriterebbe il gol, giusto coronamento di una prestazione da applausi. Ora si capisce perché Mourinho non possa fare a meno di lui.

Mancini 5 – Non è più il giocatore che tutti abbiamo apprezzato con la maglia della Roma. Mourinho gli concede una nuova opportunità dal 1', evento che non avveniva dallo scorso primo novembre. Mancini smania dalla voglia di giocare ma in campo sembra un corpo estraneo. Certo, fare la seconda punta non è nelle sue corde abituali, ma da un giocatore del suo livello è lecito attendersi di più . Errori in disimpegno, mancati agganci e totale incomprensione con Adriano, al quale dovrebbe dare supporto. Insomma, non è certo contro la Samp che il brasiliano ha convinto il suo allenatore a dargli altre opportunità. (dal 78' Figo s.v.)

Adriano 6,5 – Manca davvero poco e rivedremo l'imperatore che i tifosi nerazzurri ricordavano. I chili di troppo sono quasi spariti, la sua voglia di giocare e riscattarsi no. Il processo di resurrezione prosegue senza intoppi e a distanza di cinque giorni Adriano trova nuovamente la via del gol, dopo aver sprecato un paio di buone occasioni nel primo tempo. Il brasiliano s'impegna, difende il pallone e tenta di far salire la squadra, anche se a volte si libera del pallone con un po' di ritardo. I compagni non lo aiutano particolarmente e lui deve andare a rifornirsi di palle giocabili a centrocampo. In area però è una presenza costante e mette in gravi difficoltà Raggi, che copre la zona da lui maggiormente frequentata. L'assist di Maicon è troppo bello per sprecarlo come fatto in precedenza sul fendente di Stankovic. Una rete da 3 punti, per la gioia di Moratti e Mourinho. Peccato per quel pugno in area a Gastaldello, Adriano ora rischia una pesante squalifica nel momento meno opportuno…

All. Mourinho 6 – Senza Ibrahimovic la vita si fa dura e il portoghese non si nasconde dietro a un dito. La sua Inter fatica tremendamente contro l'organizzazione tattica della Sampdoria, che pur presentandosi incerottata non concede molti spazi all'avversario. Il tecnico conferma il pugno duro post-Bergamo, salvo poi ridare fiducia a Maxwell e Cordoba più per necessità che per volontà. La sua partita dura solo 41', perché Celi non apprezza una sua frase troppo filosofica sul concetto di paura. Un sacrificio che dà alla squadra la scossa energetica per chiudere in vantaggio un primo tempo sofferto. Oggi è il suo compleanno, anche se il regalo lo ha ricevuto ieri sera.

SAMPDORIA: Castellazzi 6,5; Raggi 5,5 (dal 60' Ziegler 6), Palombo 6,5, Gastaldello 6 (dal 49' Padalino 6); Stankevicius 6, Dessena 6,5, Sammarco 6,5, Franceschini 5,5 (dal 63' Bellucci 5,5), Pieri 6; Delvecchio 7; Pazzini 5,5. All.: Mazzarri 6.

Arbitro Celi 6 - Qualche episodio dubbio in area, ma distribuisce bene i cartellini per evitare che gli animi si scaldino. In campo si gioca con i gomiti alti e lui fatica un po' a gestire certi momenti della partita. Non può esimersi dall'espellere Mourinho.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 26 gennaio 2009 alle 12:07
Autore: Fabio Costantino
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