"Se ho avuto paura che annullassero il 3-2 di Messi nella finale con la Francia? Dopo quanto successo contro l'Arabia Saudita (due reti cancellate dal fuorigioco semiautomatico, ndr), se mi avessero annullato anche quello...". Ospite di ESPN, Lautaro Martinez ha ricordato uno dei momenti con più pathos vissuti al Mondiale in Qatar con la sua Argentina. Tornando con la mente agli attimi infiniti dopo la segnatura della Pulce, che comunque non fu definitiva visto che i transalpini pareggiarono al 118': "L'arbitro ha dato il gol, l'assistente ha alzato la bandierina: era tutto molto confuso, ma alla fine ha convalidato il gol. Abbiamo dominato la partita per 80' durante i tempi regolamentari, poi abbiamo sofferto. Dopo l'ultimo rigore di Montiel c'è stata una sensazione di felicità per il lavoro fatto". 

Il fatto di essersi laureato campione del mondo non è un punto di arrivo per il Toro, che vuole continuare a vincere tra club e Nazionale: "In un anno e mezzo, quasi due, sono passato da avere zero titoli a sette, questa è una cosa che mi motiva a continuare a crescere". 

"Per quanto riguarda l'infortunio che ho avuto - prosegue l'argentino -, Messi si è avvicinato a me e mi ha detto di cercare di guarire bene, che avevano bisogno di me, che ero importante per il gruppo, per la squadra, e lì ho detto che non dovevo pensare a me, se non al gruppo. Stavo soffrendo molto e ne ho parlato anche con lui e lui mi ha dato il suo supporto. In Italia giocavo già con il dolore, ma l'avevo permesso. Quando abbiamo giocato l'ultima partita con l'Inter contro l'Atalanta ho sofferto molto. Ad Abu Dhabi ho parlato con Scaloni e gli ho detto la verità, che avevo un problema alla caviglia e che era meglio che mi desse riposo per arrivare nel migliore dei modi al primo appuntamento del Mondiale". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 10 febbraio 2023 alle 19:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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