Ricavi aumentati del 33%, perdita in bilancio limitata a circa 24 milioni e paletti del Fair-play finanziario rispettati: l'Inter esce rafforzata e con la convinzione di aver intrapreso il percorso corretto dal Cda di ieri.

Lo conferma anche il Corriere della Sera, che sottolinea l'innalzamento dei profitti rispetto al 2016: da 241,4 milioni a circa 321. "Non è un paradosso riuscire a rispettare i parametri Uefa e chiudere in passivo - si legge -. Alcune spese (settore giovanile, Inter Campus, impianti) sono detraibili ai fini del Fair-play finanziario ma impattano sul bilancio. La perdita è comunque contenuta. Il Fair-play Uefa resta in vigore anche per la stagione in corso e la dirigenza dell’Inter dovrà rispettarlo. Non sarà semplice, la campagna acquisti ha appesantito i conti di quasi 80 milioni. L’eventuale ingresso in Champions League garantisce 50 milioni, ma è da definire se saranno già inseriti nel prossimo bilancio. A fine ottobre ci sarà poi l’assemblea dei soci che arriverà dopo il Congresso del Partito comunista cinese, fissato per il 18 ottobre. Lì si definiranno le strategie di investimento per le società, quindi anche per Suning, frenata in estate dal governo di Pechino. La proprietà dell’Inter potrà spendere (già anche a gennaio per un centrocampista), ma sempre con oculatezza e comunque lontano dagli eccessi degli ultimi anni del calcio cinese che hanno indispettito il governo. Bisognerà poi valutare l’uscita di Thohir. L’indonesiano detiene circa il 30 per cento e potrebbe non lasciare a breve".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 28 settembre 2017 alle 08:30 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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