Fa ancora molto rumore il vergofnoso atteggiamento della tifoseria juventina all'Olimpico nei confronti di Mario Balotelli, preso letteralmente d'assalto da una vagonata di fischi e insulti razzisti. Mentre gli organi di giustizia stanno valutando le iniziative da prendere nei confronti del pubblico bianconero, Massimo Moratti si esprime in maniera dura nei confronti di una situazione ingiustificabile: "Se fossi stato allo stadio, a un certo punto avrei lasciato il mio posto in tribuna, sarei sce­so in campo e avrei ritirato la squadra. C’è un limite a tutto. Mi colpisce soprattutto che quei cori siano partiti da quasi tutto lo stadio, con una convinzione tale che sembrava esserci orgoglio e fe­licità nel cantarli. Questo è un episodio ter­ribile, tutto questo va al di là della partita, del risultato, dei gol fat­ti e sbagliati".

Il presidente nerazzurro ce l'ha anche con chi avrebbe dovuto rimarcare questa situazione insostenibile, ma ha invece mostrato un atteggiamento soft: "Quello più mi ha fatto impressione sono stati i commenti dei me­dia, a cominciare da quelli del­le tv: soft, per non dire assoluto­ri. Come se si trattasse di fischi, abbastanza normali in tutto il mondo. Questo è l’aspetto che più mi sconcerta e mi indigna. Evidentemente sta prendendo piede una certa assue­fazione al razzismo, come se andasse tutto bene. Ho ascoltato poi continue critiche in diretta e in differita a Balotel­li, per il suo comportamento in cam­po. Io invece sono convinto che Mario, continuamente provo­cato, abbia avuto un atteggiamento a dir poco civile e abbia dimo­strato maturità. Mi sarei aspettato subito le scuse della Federcal­cio e della Juve, non a me o al­l’Inter, ma al ragazzo, per il trattamento personale subìto a Torino, ma per ora non ho sentito niente. Ho an­che creduto che la partita po­tesse essere interrotta dall’arbi­tro: mi sono sbagliato, niente da fare. Di certo, tutta la squa­dra ha lascia­to Torino molto scossa, ci sono rimasti tutti malissimo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 20 aprile 2009 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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