L'ultimo caso è di qualche giorno fa: la pagina di Wikipedia dedicata a Mario Balotelli è stata manomessa in modo tale da abbinare al giocatore la definizione "sporco negro". Un gesto a dir poco squallido, ma purtroppo l'ultimo di una lunga serie di episodi a sfondo razziale che hanno visto coinvolto il giovane attaccante nerazzurro. Gesti dettati, secondo chi tende a minimizzare, dagli atteggiamenti irriverenti tenuti da Balotelli in campo, ma anche e soprattutto ispirati dal colore della sua pelle, e  probabilmente accentuati dal fatto che questo ragazzo, nato a Palermo e cresciuto a Brescia, si dica italiano e ambisca alla maglia della Nazionale italiana, quando, nella mente bacata di qualcuno, non ne avrebbe alcun diritto per via del suo essere di colore.

Gesti insulsi, degni di ogni aberrazione, e che però anno dopo anno rischiano anche di diventare inutili e anacronistici, perché in Italia sta crescendo sempre più la "generazione Balotelli", ovvero i ragazzi che, come SuperMario, ma anche come Okaka della Roma ed El Shaarawi del Genoa, giusto per fare due esempi al volo, nascono in Italia da genitori stranieri. Lo rivela l'Istat: nel 2008, sono stati certificati oltre 72 mila figli di immigrati nati nel nostro Paese, che adesso sono ben 519 mila, un numero in crescita esponenziale rispetto solo a otto anni fa, quando si contavano circa 160 mila unità. E per loro, adesso, due deputati, Granata del Pdl e Sarubbi del Pd, stanno studiando un disegno di legge per facilitarne l'iter per acquisire la cittadinanza italiana. Un progetto bipartisan, che rende l'idea dell'importanza che questa generazione di nuovi italiani assume per il futuro del nostro Paese.

E allora, è naturale pensare che prima o poi farà il suo tempo l'idea che nella Nazionale non possano esserci giocatori di colore: anzi, presto o tardi tutti dovremo abituarci all'idea di vedere sui nostri campi, o parquet, o anche negli altri sport, sempre più Balotelli. La multietnicità è la strada tracciata verso il futuro, che magari porterà ad avere, nel giro di pochi anni, una Nazionale sul modello della Francia o dell'Olanda, composta in buona parte da giocatori provenienti da altre zone del mondo. Tempi prematuri per dire se siamo già pronti all'idea, l'auspicio è quello di esserlo presto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 08 ottobre 2009 alle 20:10
Autore: Redazione FcInterNews
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