L'affare che avrebbe dovuto portare Lazar Samardzic all'Inter è saltato letteralmente per 300mila euro, secondo quanto risulta al Messaggero Veneto. La trattativa è stata mandata all'aria sul più bello dall’entourage del centrocampista serbo, che non ha accettato le condizioni contrattuali pattuite in precedenza, provocando ripercussioni negative importanti sui nerazzurri ma anche sull'Udinese, a cominciare dalla trentina di milioni che si sarebbe garantita da un’operazione che avrebbe dovuto portare anche il promettente Giovanni Fabbian in Friuli. Soldi che società della famiglia Pozzo "adesso cercherà di ottenere da un’altra vendita (Beto?), o magari dello stesso Samardzic. Juventus e Napoli potrebbero telefonare, anche su invito dell’Udinese che alla Tds Sports ha chiesto di ripresentarsi con un’acquirente italiana", spiegano i colleghi. 

Tornando alla trattativa con l'Inter, il padre Mladen si è preso il rischio di negare al figlio un salto in avanti di carriera indiscutibile, con la garanzia di un contratto quinquennale all’Inter da 1,8 milioni di euro annui. Per far valere le sue ragioni legate alle percentuali sulle commissioni - svela il Messaggero Veneto - si è rivolto anche ai nuovi intermediari della Tds Sports, gestiti da Tolga Dirican; con tutti loro, l’Inter si è sentita ieri, verso le 10, in una call telefonica durata ben poco, visto che gli emissari del giocatore hanno preteso di rinegoziare anche le cifre del contratto, andando così oltre la semplice richiesta di quei 200/300 mila euro legate alle commissioni che l’Inter aveva già deciso di fatturare a Rafaela Pimenta, l’avvocata ex braccio destro di Mino Raiola, a cui i Samardzic avevano dato una procura temporanea, accampando poi un accordo di divisione al 50% delle commissioni. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 17 agosto 2023 alle 10:14
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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