L'Inter smorza sul nascere la portata della notizia pubblicata nelle scorse ore dal Wall Street Journal sulla direttiva interna del Partito Comunista Cinese che prevede il divieto a funzionari e figli degli stessi di avere proprietà all’estero. Un provvedimento che, in molti hanno pensato, potrebbe avere qualche conseguenza sul proprietario di SuningZhang Jindong, e quindi su Steven, presidente del club nerazzurro, 'obbligati' nella peggiore delle ipotesi a un disimpegno. "In casa Inter, la svolta restrittiva del partito comunista cinese viene ricondotta alla tensioni tra Washington e Pechino. E si sottolinea che il provvedimento cinese risale a marzo, quindi avrebbe già dovuto produrre conseguenze se impattasse davvero sulla famiglia Zhang", si legge sul portale de La Stampa. Inoltre, non è chiaro se il proprietario del colosso di Nanchino detenga ancora incarichi di partito dal 2018. L'unica cosa certa - chiosano i colleghi - è che la stretta di Pechino si era già fatta sentire sui nerazzurri in passato, con maggiore intensità dal dicembre 2020. 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 20 maggio 2022 alle 18:05
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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