"Sono felice della scelta di andare all'Inter e lo sono ancora. Dopo la parentesi in nazionale, tornerò a Milano e si ripartirà da zero. Certo, ero abituato ad essere sempre titolare: ora vivo una situazione nuova, bisogna elaborarla e solo dopo guardare indietro e vedere se sia stato giusto o sbagliato". Queste le parole di Christian Eriksen proferite dal ritiro della nazionale danese. L'estroso centrocampista ex Tottenham, arrivato a Milano a gennaio, ha avuto non poche difficoltà di inserimento nel castello tattico di Antonio Conte, fatto più di corsa e furore che di ragionamento e possesso palla. Per questi motivi, la Gazzetta dello Sport non pensa sia inverosimile un sacrificio di Eriksen - arrivato per soli 20 milioni dagli Spurs - in chiave N'Golo Kanté. Proprio dall'eventuale incasso per la cessione del danese, l'Inter potrebbe poi dare l'assalto al francese, sulla carta più adeguato alle esigenze dell'allenatore. 

"Sia chiaro, società e tecnico credono ancora che Chris possa essere un valore aggiunto nella nuova stagione - puntualizza la rosea -. Ma alla luce di quella che è ormai ufficialmente la strategia di rafforzamento dell’Inter, col bisogno di «vendere» messo in evidenza molto prima dell’idea di «comprare» ancora, è lecito pensare anche che l’avventura di Eriksen a Milano possa avere un orizzonte molto limitato. In fondo oggi Eriksen non è proprio un intoccabile per Conte, e la ricerca sul mercato di giocatori di spessore nel suo ruolo (vedi la trattativa per Vidal e il sogno Kanté), il rientro alla base – provvisorio, ma poi chissà – di Nainggolan e il recupero pieno di Sensi mettono il danese nella scomoda posizione di dover dimostrare di essere il vero acquisto della nuova stagione sin dall’inizio della preparazione".

Offerte non ce ne sono, ma gli estimatori in giro per l'Europa non mancano.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 05 settembre 2020 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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