L'Inter targata 2022/23 di Simone Inzaghi riparte dal Via del Mare di Lecce con molte certezze e qualche novità rispetto all'undici visto in campo spesso nella prima stagione del tecnico alla guida dei nerazzurri. La base è il solito 3-5-2, con il capitano Handanovic confermatissimo tra i pali nonostante l'arrivo di Onana e il terzetto difensivo composto da Skriniar, De Vrij e Dimarco, quest'ultimo preferito a Bastoni. In regia Brozovic recuperato è affiancato da Barella e Calhanoglu, a destra Darmian scalza Dumfries, sulla corsia opposta tocca a Gosens non far rimpiangere Perisic. In attacco si riforma il tandem Lukaku-Lautaro. Poche sorprese nei padroni di casa, schierati con il 4-3-3 dal tecnico Baroni: in difesa Baschirotto vince il ballottaggio con Blin, a centrocampo Gonzalez quello con Helgason. Ceesay fulcro del tridente offensivo con Strefezza e Di Francesco ai lati.
Un minuto e 22 secondi ed è subito Big Rom: Dimarco avanza indisturbato palla al piede sulla sinistra grazie a Gosens che sale in area di rigore per affiancare Lukaku e gli porta via Gendrey, sul secondo palo c'è Darmian che di testa fa da sponda sul cross del 32 nerazzurro e per il belga è un gioco da ragazzi schiacciare in rete da due passi. Da notare le uscite continue di Lautaro che indietreggiando verso la trequarti, oltre a fare da cardine della manovra interista, lascia spazio ai due esterni nerazzurri per gli inserimenti pungenti in area, mentre Lukaku è il termine ultimo dell'azione. Il Lecce fa densità nella propria metà campo, l'Inter comanda il gioco con un giropalla paziente che inizia da Skriniar e De Vrij, da Handanovic quando le marcature strette e la vicinanza fra reparti dei padroni di casa chiudono ogni potenziale varco, con Dimarco che ha licenza di affondare sul binario mancino ma rimanendo sempre attento in fase di non possesso. Durante le sortite leccesi è anche Darmian ad abbassarsi sulla propria fascia di destra prendendosi come cliente (a volte scomodo) Di Francesco. Al 21' il forfait in difesa di Cetin obbliga Baroni al primo cambio del match: dentro Blin al posto dell'ex Hellas. I ritmi si abbassano nel prosieguo della prima frazione: Brozovic in regia prova a dar vita a nuove idee, ma il Lecce continua a difendersi in maniera serrata e concede poco altro in termini di chance realizzative ai nerazzurri, mentre il dato del possesso palla all'intervallo dirà 71% in favore della squadra di Inzaghi.
Alla ripresa torna in campo un'Inter sonnecchiante e al 48' Ceesay la colpisce con il primo gol in A: contropiede a regola d'arte con la combinazione fra il gambiano e Di Francesco innescata dal tentativo di anticipo a vuoto di Skriniar, che poi non riesce a recuperare lasciando solo nell'uno contro due De Vrij (inutile anche la rincorsa disperata di Brozovic). Al 57' Inzaghi effettua i primi due cambi: escono Brozovic e Gosens, in campo Mkhitaryan e Bastoni, quest'ultimo schierato come braccetto mancino in difesa, con Dimarco che sale sull'esterno a centrocampo, mentre l'armeno gioca mezzala sinistra con Calhanoglu spostato in mezzo in cabina di regia. Sei minuti dopo avvicendamento anche nelle file del Lecce: fuori l'autore del gol Ceesay, al suo posto Colombo. Al 67' altra doppia sostituzione nei nerazzurri: entrano Dzeko per Calhanoglu e Dumfries per Darmian, è 3-4-3 con il bosniaco che va a completare il tridente con Lukaku e Lautaro. I pericoli maggiori piombano dai cross mancini di Dimarco: il colpo di testa di Dumfries sbatte sul palo, qualche minuto dopo da sinistra è Bastoni a servire il lancio per l'incornata di Lautaro che finisce sul fondo. Al 74' gli ultimi due cambi per Baroni: in campo Helgason e Banda, fuori Gonzalez e Di Francesco. Gli assalti dell'Inter passano anche dai piedi di Dumfries, ma stavolta è il portiere Falcone a superarsi sui tentativi di Lukaku e compagni, nati dai palloni messi al centro da destra dall'olandese. All'88' Correa entra al posto di di Skriniar per l'assedio finale: quattro punte e palla lanciata in area come unico schema per scardinare l'ultima resistenza leccese, che crolla proprio al fotofinish della gara. Il raddoppio di Dumfries arriva su calcio d'angolo battuto da Barella, Lautaro la spizza e l'ex PSV trova la deviazione decisiva sul secondo palo. Una vittoria all'ultimo respiro che premia un'Inter agguerrita ma evidentemente non ancora al top: sono 19 le conclusioni totali dei nerazzurri, di cui 9 nello specchio, con un possesso palla che si staglia sul 70% e un'accuratezza dei passaggi dell'86%. Serviranno altre prove per oliare al meglio gli ingranaggi, nel frattempo la squadra di Inzaghi torna a Milano con i primi tre punti pesanti della stagione.
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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