Arrivò all'Inter nella stagione 1998-1999, sotto la forte raccomandazione di Ronaldo. Ma l'esperienza nerazzurra di Gilberto da Silva Melo fu tutt'altro che indimenticabile, al punto da essere etichettato presto come uno dei tanti bidoni arrivati dal Paese verdeoro. A distanza di tanti anni, il terzino brasiliano classe 1976 torna su quell'esperienza, spiegando i motivi che a suo dire lo hanno portato al flop: "Non sono riuscito ad adattarmi in Italia, andai molto male e non so perché. Fisicamente non stavo male, a prescindere dalla lingua non pensavo fosse così difficile; ma sono arrivato a metà stagione con l'Inter che non andava bene in campionato e al suo interno c'era un gruppo di giocatori dal forte ego in contrapposizione. Ronaldo giocava ma era mezzo infortunato, c'erano anche Ivan Zamorano, Gianluca Pagliuca, Roberto Baggio, Aron Winter, tanta gente che amava attirare l'attenzione su di sé. Basti pensare che Zamorano giocava con l'1+8, tanto per dire che la nove era sua nonostante l'avesse Ronaldo". 

Gilberto aggiunge: "Sono arrivato in questo clima; quando mi presentai, c'era anche Zé Elias e lui parlò per me: 'Ragazzo, resta qui al mio fianco e stai calmo perché oggi l'animale morde'. Questo perché l'Inter aveva appena perso contro il Bologna e io arrivai il giorno successivo. C'era un caos enorme, tutta gente che gridava, discuteva e io non capivo nulla, vedevo solo persone che sbraitavano. In verità l'Inter non andava bene, aveva perso anche contro Udinese e Lazio e questo portò alla confusione. Ricordo che ad allenare c'era Mircea Lucescu, uno a cui piacciono i brasiliani. Ma per me le cose non sono andate mai così". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 16 novembre 2016 alle 11:38 / Fonte: UOL Esporte
Autore: Redazione FcInterNews.it
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