Ieri è stato un giorno importante per Samuel Eto'o, che ha compiuto 30 anni. L'età della consapevolezza e della piena maturità. E forse non è un caso che Eto'o stia disputando la sua miglior stagione della carriera. Basta dare un'occhiata alla sua carriera, che vanta 4 Champions League, di cui 3 da protagonista assoluto, per capire quanto sia straordinaria la stagione di Samuel Eto'o. Proprio in prossimità del suo compleanno, Eto'o ha voluto inaugurare il suo nuovo sito ufficiale. Tra i molti contenuti, il camerunese in un video racconta la sua esperienza all'Inter, fatta di successi quasi inaspettati. "Nessuno -inizia Eto'o- si aspettava che l'Inter potesse vincere la Champions League, ma l'abbiamo fatto. Non avevamo gli stessi effettivi del Barcellona, avevamo un'altra cultura del calcio e un grande allenatore. Abbiamo dimostrato che, pur avendo meno qualità della miglior squadra del mondo, si potevano vincere dei trofei importanti, perché eravamo più uniti".

Anche quest'anno Eto'o non rinuncia agli obiettivi: "Mi sono detto: Samuel, hai la possibilità di vincere ancora dei titoli importanti questa stagione, quindi resta a disposizione del gruppo". Eto'o elogia proprio i ragazzi con cui ha conquistato il triplete: "Naturalmente, ho giocato con i miei compagni di squadra, che sono stati eccellenti. Lo facevo ogni volta con il sorriso. Ero felice di passare i palloni a Milito o a Sneijder, che poi segnavano dei gol". Il ricordo più bello ha una data ben precisa: "La sera del 22 maggio, a Madrid, abbiamo vinto ed eravamo tutti contenti. Io lo ero ancor di più, perché sono entrato nella storia del calcio: sono diventato il primo giocatore a vincere tre titoli con due squadre diverse per due anni consecutivi".

Eto'o è amato dai tutti: dai tifosi, che ogni domenica si stropicciano gli occhi con le sue prodezze, dai compagni, perché tramuta in gol quasi tutte le azioni della squadra, e dall'allenatore. Perché sia tanto amato dal mister, lo spiega José Mourinho: "Eto'o è un uomo di squadra, che è la cosa più importante nel calcio. Se la squadra ha bisogno di difesa, lui difende. Se la squadra ha bisogno che si batta, lui si batte". Quello che ha fatto Eto'o al Camp Nou, difendendo da terzino per novanta minuti.

Eto'o all'Inter ha trovato tanti amici. Uno di questi è Wesley Sneijder, arrivato dalla Spagna insieme a lui. Wesley racconta: "Io lo chiamo Pelé, perché è impressionante, rapidissimo. E' fine e potente come una iena". Anche Diego Milito non risparmia i complimenti per il suo compagno d'attacco: "Samuel è un fenomeno, gioca veramente molto bene. Poi è un brava persona oltre ad essere un grande giocatore". Per questo, compagni, allenatori e tifosi lo amano. 
 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 11 marzo 2011 alle 09:20 / Fonte: www.samueletoo-officiel.com
Autore: Guglielmo Cannavale
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