Rafa Benitez lo ha detto. Per gennaio serviranno uno o due innesti per rinforzare la squadra, una squadra falcidiata dagli infortuni e che si basa su Coutinho e Biabiany, ottimi prospetti per il futuro, ma che al momento stanno mettendo in mostra la loro carenza di esperienza. Benitez chiede dunque delle alternative sulla trequarti esterna, una quinta punta duttile che possa rivelarsi utile alla causa nerazzurra in caso di bisogno. I nomi che circolano sono quelli di Dirk Kuyt e di Ibrahim Afellay. Il primo dei due olandesi dovrà stare fermo meno del previsto. Come sappiamo Kuyt era uno dei fedelissimi di Rafa a Liverpool e ben si adatta al modulo del tecnico spagnolo, in quanto è un giocatore che abbina al meglio qualità fisiche e tecniche, fase difensiva e offensiva. Il biondo ex Feyenoord tornerebbe certamente utile all’ex tecnico dei Reds, che in fase di contenimento opta per il 4-4-2 e Kuyt può ben giocare anche da esterno classico. Inoltre è utilizzabile in Champions League, visto che il Liverpool quest’anno è impegnato in Europa League.

Le preferenze nerazzurre e di Benitez, vanno sicuramente nella di direzione del giocatore del Liverpool, per il quale lo spagnolo stravede, e per il quale Sneijder ha sempre speso parole importanti in suo favore. Il Corriere dello Sport, inoltre, porta in auge un altro oranje. Si tratta di Ibrahim Afellay, fantasista del PSV Eindhoven, che a giugno andrà in scadenza di contratto e che ha dichiarato pubblicamente di voler rimanere in Olanda sino a fine stagione. Appare comunque scontato che il suo club, qualora l’olandese non rinnovasse, possa metterlo nella lista dei partenti a gennaio per remunerare sulla sua partenza. In questo caso si scatenerebbe un’asta tra tanti club europei, alla quale l’Inter non vorrebbe partecipare. Inoltre, la presenza in rosa di due giovani come Coutinho e Biabiany chiude le porte al talento olandese e apre quelle a Dirk Kuyt, sempre più obiettivo concreto, in vista di gennaio.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 19 ottobre 2010 alle 09:25 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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