Da Zero a Dieci - Si finisce con uno 0 preoccupante. Perisic col 9, Eder con l'8

Gara conclusiva per l’Inter in questa stagione contro l’Udinese vinta davanti al pubblico di San Siro, accorso in gran numero nonostante le tante delusioni che questa annata ha lasciato. Ripercorriamo questa stagione nerazzurra e l’ultima partita in questo appuntamento con “Da Zero a Dieci”.

ZERO - Le categorie statistiche in cui l’Inter è stata la migliore all’interno della Serie A 16/17. Una squadra che puntava alla Champions League apertamente, costruita con questo intento, non è riuscita a primeggiare in nulla a livello collettivo. Dato indiscutibile che non può che accrescere i rimpianti per quello che non è stato per questa stagione.

UNO - Icardi, assente nelle ultime due partite della stagione causa infortunio, conclude questa stagione con 1,1 tiri in porta a partita con una percentuale di precisione di 20 punti inferiore rispetto a Immobile, di dieci rispetto a Dzeko: 3.21 tiri totali di media a partita, un terzo verso lo specchio. Ognuno tragga le considerazioni che vuole da questo dato. 

DUE - Le vittorie consecutive una volta che è stata sancita l’impossibilità di raggiungere il sesto posto. La missione vacanze lunghe è stata portata a termine egregiamente.

TRE - Il voto da dare alla società per la gestione dei casi relativi a Gabriel Barbosa e Joao Mario, puniti con la non convocazione nell’ultima gara di campionato, rendendo ancora più soggetto a commenti di varia natura tutto quello che è successo a Milano in questi mesi, specialmente se confrontato con altre uscite e altri eventi che invece sono passati in cavalleria. “L’Inter è una squadra piena di gruppetti” disse Ausilio: evidentemente appartenere a uno piuttosto che a un altro aiuta nella carriera ad Appiano Gentile.

QUATTRO - I gol subiti in più dall’Inter rispetto al Milan. I rossoneri arrivavano alla stagione con una difesa definita negativamente da molti, mentre i nerazzurri possono vantare giocatori internazionali come Miranda e Medel al centro, ma nonostante questo il loro rendimento (inteso come reparto) è stato inferiore.

CINQUE - Se l’anno scorso era stata considerata una stagione negativa quella di quest’anno non può essere definita se non con aggettivi peggiori dato che sono stati raccolti 5 punti in meno, nonostante i rinforzi, nonostante le dichiarazioni. Cinque punti in meno di una stagione lasciata scappare via dopo la sconfitta di Genova contro il Genoa, altrimenti i punti di scarto sarebbero stati di più.

SEI - Le conclusioni in porta contro l’Udinese da parte dell’Inter. Per la terza volta nelle ultime dieci gare si è arrivati ad un dato simile o migliore sebbene questo fosse quasi la norma in casa nerazzurra.    

SETTE -  Quella contro l’Udinese è la settima gara interna consecutiva in cui l’Inter ha concesso un gol. L’ultima volta in cui è capitato di non raccogliere il pallone dal fondo della rete è stato contro l’Empoli, il peggiore attacco della Serie A. Certificato dalla retrocessione.  

OTTO - Eder chiude la stagione con 8 gol all’attivo issandosi a terzo miglior marcatore del campionato nerazzurro. Dietro a Icardi c’è il vuoto in termini realizzativi se si considera che i migliori tre dopo di lui (Perisic, Eder e Candreva) realizzano insieme una sola rete in più dell’argentino. Anche in questo caso ognuno tragga le conclusioni che vuole.

NOVE - I gol di piede di Ivan Perisic sugli undici complessivi. Quello contro l’Udinese è il sesto centro di sinistro e verosimilmente l’ultimo che vedremo con la maglia dell’Inter dato che appare sempre più imminente una sua cessione. Un giocatore cresciuto esponenzialmente nella sua esperienza a Milano e che si deve semplicemente ringraziare per quanto fatto in queste due stagioni, al netto di qualche passaggio a vuoto fisiologico.

DIECI - Il voto alla carriera in nerazzurro di Rodrigo Palacio. Lui e Carrizo hanno salutato Milano al termine di questa gara e sicuramente saranno ricordati nel giusto modo, anche se le uscite successive al loro ritiro in cui hanno criticato l’operato della società che li ha stipendiati per anni potevano rimanere solo nella testa e magari essere affidate ad un libro più avanti.