Da Partizan a Kazan, passando per un breve ma intenso spezzone di partita giocato contro il Cagliari. Philippe Coutinho è pronto per riprendersi l'Inter, dopo l'infortunio che lo ha colpito alla mezz'ora della sfida di Europa League contro il Partizan Belgrado. Duttile, intelligente e capace di non esaltarsi mai il brasiliano, che ha atteso il suo momento convincendo durante il ritiro Andrea Stramaccioni. A Pescara è subentrato ed è andato a segno, ha messo il timbro anche in Europa, in casa del Neftçi. E domani, il giovane Cou, è pronto a guidare l'Inter dei giovani. Lui, un classe '92, con le spalle larghe e pronto a dare consigli ai ragazzi più piccoli di lui. 

L'esperienza all'Espanyol lo ha aiutato, rispetto alla prima parentesi nerazzurra è cresciuto, anche dal punto di vista fisico. In Spagna ha giocato, ha trovato un ambiente ideale in cui sfruttare le proprie potenzialità e l'Inter spera che il tutto possa riuscire anche con Samuele Longo. Tra l'altro, Coutinho offre anche ampia gamma di schemi a Stramaccioni, considerata la sua duttilità tattica. Bravo nel 3-4-1-2 come ha dimostrato contro la Fiorentina, utile anche come seconda punta. E domani lo sarà, al fianco di Livaja, in un'Inter che presumibilmente si coprirà per poi tentare di far sfogare le sue bocche di fuoco. L'infortunio occorsogli nella sfida contro il Partizan è superato, col Cagliari in campionato ha sfiorato per due volte il gol in quei pochi minuti che il tecnico nerazzurro Stramaccioni gli ha concesso.

Dunque la condizione fisica c'è, e quella psicologica anche. Ora tocca a Cou, giovane tra i più giovani, far esplodere definitivamente il suo potenziale. Anche perché alle porte può esserci il rinnovo del contratto in scadenza 2015, se ne parla da tempo. Ormai è giunta l'ora di Coutinho...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 21 novembre 2012 alle 21:30
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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