Nello studio di Controcampo c'è Amedeo Carboni. L'ospite nerazzurro - dirigente e consulente di Rafael Benitez - parte da qualche considerazione sulla Roma visto il posticipo di quest'oggi, ma FcInterNews.it riporta tutte le sue dichiarazioni integrali rilasciate in diretta nel corso della puntata: "La Roma non è da considerare fuori dai giochi. E' ancora molto presto, non si può dire nulla, guardate l'anno scorso quanti punti ha ripreso. Totti è un grande giocatore - dice del Pupone -, ricordo che quando giocavamo insieme faceva arrabbiare molti di noi per il suo egoismo, ma si vedeva che fosse destinato a diventare un campione: un ragazzo fantastico, un privilegio per l'Italia". Quindi, si parla di Inter, dove Amedeo Carboni è dirigente di spicco al fianco di Benitez: "Molte volte le situazioni sono più complicate che da dentro. Una grande società in momenti di non risultati tranquillizza i propri dipendenti, ed è quello che è stato fatto. Poi Benitez di suo è tranquillo, come lo vedete, dunque la settimana è passata con una tensione particolare al mercoledì di Champions, con i giocatori che hanno fatto un grande sforzo senza nascondersi, perché in partite come quella in una situazione simile spesso può accadere. Il comportamento in quel match stata la nostra garanzia per il futuro, i ragazzi sono stati splendidi. Comunque ribadisco, la settimana è stata più caotica fuori che all'interno della squadra".

Sul rapporto tra Benitez e la squadra: "Ci vorrà solo il tempo per rimettere le cose a posto. Nei cambiamenti ci sono dei momenti dove il tecnico deve conoscere 30 giocatori, ma anche i giocatori stessi ora stanno capendo il tecnico e le sue idee. Non pensavamo di avere tanti infortuni nella fase di inizio campionato. La spiegazione non è una sola, ma bisogna dire che quando arriva un nuovo allenatore di esperienza come Benitez, puoi vedere il tuo lavoro solo in campo non sulla lavagna. Devi vedere il livello dei giocatori che rispondono a un determinato lavoro: gli infortuni muscolari di un giocatore sono sempre quelli. E questa non è una preparazione sbagliata. Gruppo spremuto? E' un gergo calcistico, molti di voi sanno che dopo una stagione straordinaria come quella dell'Inter dell'anno scorso porta dello stress importante. I giocatori hanno dato lì il 1000 per 1000, poi c'è stato il Mondiale, poi molti ragazzi sono arrivati il 1 agosto senza fare preparazione perché c'era la Supercoppa: tante strade che sommate portano problemi, e dunque non c'è nulla di sbagliato, perché ci sono ragazzi più esplosivi, altri agili o meno, bisogna aspettare per l'adattamento. Ora si sta lavorando tanto sulla prevezione, perché il lavoro è diverso da quello di Mourinho, e quello di José era diverso da quello di Mancini e così via. C'è anche un problema di campi, da italiano mi dispiace dirlo ma qui ci sono i campi peggiori. Però vedete che Eto'o e Sneijder hanno giocato tutte le partite: se fosse stato il lavoro ad essere dannoso, si sarebbero fatti male per primi".

Sulla questione specifica di Milito, che si è fatto male tre volte allo stesso punto: "Ci dispiace moltissimo, a tutti. Le sensazioni dei giocatori sono importanti, dunque gli abbiamo dato fiducia: Diego sta vivendo una situazione particolare, dunque tenerlo fuori non è facile. L'opinione del ragazzo è importante, non è il ragazzino della Primavera che vuole sempre giocare". Il rapporto con Moratti: "Con il presidente il rapporto è ottimo, spesso mangia con noi. Però è normale che quando le cose vanno male è poco contento, Moratti è sincero e dice ciò che avverte realmente. Ma non abbiamo mai avvertito una situazione di rottura, assolutamente: eravamo tutti poco soddisfatti, ovviamente, da Moratti ai magazzinieri". Sulla partita contro il Parma: "Noi siamo soddisfatti, ma dobbiamo essere molto sinceri. Non siamo soddisfatti della prestazione, ma solo del risultato: non abbiamo fatto una grande gara, il Parma ha fatto un match strepitoso".

Sull'intervista di Rui Faria che attaccava Benitez: "Non è stata simpatica, nei confronti di una persona che è nel calcio da più tempo di lui. Mi è sembrata un'intervista più pilotata che altro. Da chi? Non lo so... (sorride, ndr). Non so il riferimento di Rafa sul Grande Fratello in quel caso, però. Ma è normale che i giocatori dell'Inter parlino con Mourinho, chi ha dato tanto rimane nel cuore di giocatori e tifosi ed è giusto. Se giocassimo a Liverpool ad esempio contro l'Everton, in molti verrebbero da Rafa a salutarlo". Sulla persona di Rafa Benitez: "Dai tempi di Valencia è migliorato, è molto tranquillo. Una persona splendida, calma. Forse in Italia può essere la persona giusta, indipendentemente dai risultati che in Italia contano più di ogni altra cosa. Però in momenti di violenza, di difficoltà per gli arbitri, dà un'immagine positiva ed anche bella secondo me. Difficilmente perde le staffe, però quando le perde devo dire... Lui sa benissimo che i rumori da fuori ci sono e ci saranno sempre, ma la miglior cosa è fare 'orecchie da mercante'. E' una persona molto meticolosa, al quale il calcio piace veramente, ma lui si smette sempre in discussione. Parliamo con la mano davanti alla bocca? Tutti ci dicono che ci vedono... Cosa ci diciamo? Ci raccontiamo delle barzellette (sorride, ndr)".

Sul mercato nerazzurro: "Migliorare questa squadra non era e non è facile. Andare a prendere tanto per prendere non era conveniente, anche perché ci sono giovani dal futuro importanti. Dei giocatori potevano venire ma non è stato facile, spesso è questione di soldi. Siamo contenti comunque di quello che ci siamo trovati in mano, ma portare giocatori normali era sbagliato. La lista di gennaio? Non c'è nessuna lista, sono quelli che sono fuori. Ora però non guardiamo dietro, penserei al presente e quindi a venerdì sera, Lazio-Inter". Sul Milan: "Per lo scudetto è una delle candidate, senza dubbio. Molte squadre quest'anno hanno aumentato il livello, secondo me ce n'è più di una". Su Alessandro Nesta: "E' un difensore fantastico, tra i migliori avuti in Italia. L'idea di finire in America, per non avere più stress, è considerabile". Domanda su Antonio Cassano: piacerebbe all'Inter se si svincolasse? "Per fortuna mancano ancora due mesi al mercato. Però non so proprio cosa dirvi per quanto riguarda Antonio, tra l'altro nemmeno mi va di parlare di un giocatore ancora vincolato ad un'altra società. Dunque non c'è risposta - riprende FcInterNews.it - mi dispiace".

Il suo ruolo è rilevato da Oriali? "Voglio precisare. Io faccio parte dello staff di Benitez, Oriali - che è stato simbolo dell'Inter - era parte della società. Non è che siamo arrivati noi ed abbiamo tolto lui, non c'era già Gabriele. Non sarebbe stato un problema lavorare con lui, così come lavoriamo oggi con Bernazzani e Baresi. Se saltasse Rafa? Ovviamente andrei via anche io, speriamo che non accada".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 28 novembre 2010 alle 23:35
Autore: Fabrizio Romano
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