Intervistato da Sky nella rubrica ‘La Giovine Italia’, Federico Bonazzoli, attaccante classe '97 della cantera nerazzurra di recente convocato anche in Prima squadra, ha parlato di sé a 360 gradi. Ecco la sua intervista: 

Sugli albori della carriera -  "Ricordo di aver fatto i provini a Zingonia, poi è arrivata l’Inter che è stata più lesta dell’Atalanta nel prendermi. Il primo giorno di questi undici anni in nerazzurro i miei genitori mi portarono al centro Sportivo Facchetti e lì mi sentii subito a casa. Ricordo la vittoria per 40-0 contro il Pergocrema nella categoria esordienti: quando si parla di gol penso a quella partita perché ne ho segnati 10...."

Sull'ultimo libro letto e sugli interessi extracalcistici -  "'Ho letto 'Penso quindi gioco’ di Pirlo, che è un giocatore esemplare per quello che ha fatto anche fuori dal campo. La famiglia mi segue e mi ha sempre detto che la scuola va coltivata al pari del calcio: bisogna sempre aver una seconda possibilità e forse io mi sarei dato al tennis. Il mio idolo è Rafa Nadal, forse perché è mancino come me, uno che non molla mai fino alla fine, non si scoraggia mai: è sempre sul pezzo". 

Sul periodo no e sulle sue fonti di ispirazione -  "ll periodo no? L’anno scorso quando mi sono traferito da Brescia a Milano: le cose primarie sono dove hai le tue radici. Io amo musica, poi guardo video di miei idoli come Ibrahimovic, anche se non mi piace essere la fotocopia di qualche attaccante. Cerco di prendere solo spunto per provare a formare un mio attaccante ideale. Mi piacerebbe avere l’atletismo di Ronaldo e vorrei avere il sinistro di Van Persie, e ovviamente non dico la rapidità di Messi perché è impossibile. Se assomiglio a Boninsegna? Me ne parlò un dirigente in Nazionale e mi disse che un po’ mo ricordo: ho visto alcuni suoi gol in acrobazia ed è una specialità che mi piace". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 30 ottobre 2014 alle 18:20 / Fonte: Sky Sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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