E alla fine anche Walter Mazzarri sbottò. Forse un po' in anticipo rispetto ai predecessori, ma quello toscano è l'ennesimo tecnico nerazzurro a sentirsi defraudato dalla classe arbitrale. Degli scempi con Stramaccioni, ormai, si è detto tutto, ma anche in precedenza le cose non è che andassero granché. Le manette di Mourinho, l'ira di Simoni, le sfuriate di Mancini: è storia. Ora è il tempo di Mazzarri.

La partita col Torino ha creato grossi malumori in casa Inter. "Per WM quel rosso è stato un macigno - si legge sulla Gazzetta dello Sport -, e lo è stato ancora di più ripensando al non-rigore «spaccapartita» su Gervinho e al fatto che per quell’episodio non è stata apparecchiata alcuna protesta, cosa che invece è stata fatta da parte torinista per altre questioni". Doveri, consigliato male da Bergonzi, è tra l'altro lo stesso arbitro di Siena-Inter di inizio 2013, il match in cui non si videro due rigori solari (su Cassano e Palacio) e nel quale il primo gol di Emeghara fu viziato da off-side. Poi, a inizio ripresa, rosso più rigore per Chivu. Corsi e ricorsi... 

"Nella testa di Mazzarri c’era questo, ma anche micro-fatti che hanno pizzicato gara e pazienza: l’ammonizione a Cambiasso (ma è Cerci che va allo scontro) e un angolo in attacco non dato allo stesso Cambiasso. Ecco: è come se WM avesse inserito svariati file in un dossier fino all’implosione, evitando che poi tutto finisse in piazza ma rendendo al contempo rumoroso il silenzio stesso. Guardando la classifica, poi, si è innervosito ancora di più: coi 4 punti sfumati fra Cagliari e Toro ora sarebbe secondo", si legge sulla rosea.

Se a questo aggiungiamo che, vedendo il replay, anche il rigore stesso resta col punto interrogativo (Handanovic, effettivamente, para la palla prima di entrare in contatto con Cerci), diventa facile da comprendere lo sfogo di Mazzarri. Che forse ora si è definitivamente reso conto che l'Inter è leggermente diversa. Anche sotto questo aspetto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 22 ottobre 2013 alle 11:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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