Dos años despues, otra vez... Due o... quindici? Ad ogni modo, quante coincidenze. Inizia così la vita post Inter-Bayern Monaco, 'nata' più o meno alle 23 circa di una serata improvvisamente invernale, piovosa, fredda, ventosa e tempestosa che allo scoccare del novantottesimo minuto di gioco della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League era mutata al punto da alzare e non di poco le temperature del Meazza e dell'intero quartiere di San Siro. La notte scorsa, di cui si cerca ancora di realizzarne a pieno l'impresa, ha senza dubbio vissuto vari episodi di narrazione rendendo il prodotto finale una specie di matriosca onirica che sa tanto di effetto allucinogeno strano. Eppure niente di tutto questo ha a che fare con sì, la scatola di mini serate dentro la serata di Milano, ma che di onirico ha nulla: l'Inter è ancora una volta, per la seconda volta in tre anni in semifinale di Champions League. Dopo la semifinale del 2023 conquistata dopo aver battuto il Benfica, giocata e vinta contro i cugini del Milan in una delle stracittadine più belle della storia del Biscione, la squadra di Simone Inzaghi torna a staccare il pass per i 180 minuti e rotti di gioco che precedono l'ultimo grande atto della massima competizione europea. Questa volta però la squadra nerazzurra giunge al penultimo livello dell'UCL battendo non il Benfica - con il dovuto rispetto per il Benfica -, ma il Bayern Monaco e stavolta ad attendere dall'altra sponda del fiume c'è non il Milan, ma il Barcellona.
Ancora tu? Due anni dopo dall'ultima semifinale della sua storia, l'Inter re-incontra la vecchia conoscenza catalana che per una brutta, o bella, coincidenza, riporta inevitabilmente il calendario indietro di quindici anni. Come quindici anni fa, quando la squadra di José Mourinho non sapeva ancora di essere ad passo da un irreplicabile trionfo storico, l'Inter torna a sfidare il Barça in semifinale di Champions. Un accoppiamento suggestivo, dettato da un fato che tale non si può dire in toto, che aveva già solleticato i pensieri degli interisti dopo il risultato d'andata dei quarti che alzava le probabilità di passaggio del turno dei campioni d'Italia ma che, tenendo conto delle variabili del calcio e della validità dell'avversario, diceva poco più di nulla quantomeno lato Inter. Meno sul campo dell'altra gara parallela, dove a giudicare dal risultato del match d'andata dei catalani contro il Borussia Dormtund, non c'era troppo spazio per la fantasia e il nome della prima semifinalista 2024/25 era più o meno scritto. Previsione non così scontata, col senno del poi. A Dortmund, la squadra di casa ha complicato le cose agli spagnoli che hanno perso riuscendo però a conquistare una semifinale che ha rischiato di vacillare fino agli ultimi minuti ma che alla fine è rimasta a comporre il più agrodolce e un tantino sadico degli abbinamenti. Barcellona allo step successivo e l'Inter a ruota. Risultati peraltro, quelli del giorno prima, che mettevano in guardia i nerazzurri, esattamente come Thomas Muller e compagnia che nelle ore antecedenti al match avevano giocato con la comunicazione alzando non di poco l'hype in casa Bayern e infiammato il tifo.
A infiammarsi maggiormente sono proprio i tedeschi, che esattamente come Alessandro Bastoni - nell'immediato post partita di Monaco - aveva previsto, hanno attraversato le Alpi con coltello tra i denti e nervi saldi. Fisico, qualità, potenza e tantissima voglia di ribaltarla hanno consegnato il pallino del gioco di buona parte del primo tempo agli ospiti che per i primi quarantacinque minuti hanno letteralmente attorniato l'Inter e tentato di invaderla da ogni dove, bombardando con velenosissimi tentativi la porta di Yann Sommer, meravigliosamente attento e altrettanto ben supportato e difeso dai tre davanti, ancora una volta in giornata monumentale: non è un caso che la Dea bendata, che in Europa è talvolta padrona di giudizi universali, decide di baciare uno di loro, dipingendo ancora una volta un quadro di un romanticismo degno da esposizione in Brera. Il primo tempo, viziato da un vento pericoloso quanto avverso, da una filosofia di gioco più conservativa e a risparmio, finisce col parlare tedesco mandando, al 45esimo, in crisi di panico buona parte degli interisti presenti e non a San Siro. Poche giocate, fatica a uscire palla al piede come invece ben fatto in Germania, possesso in mano agli avversari e a fare la partita è il Bayern. La costruzione dal basso risulta meno fluida e più complessa e qualche errore individuale vizia la fluidità di gioco, 'scivolone' individuale che non ha mai alterato in negativo il risultato di una resistenza che ben si colloca nella settimana che precede il 25 aprile. Un'Inter partigiana che va a riposo con qualche fatica di troppo da dover recuperare, ma un coltello tra i denti che il Demone in panchina non ha intenzione di inguainare.
Nel secondo tempo le strategie cambiano e la sfacciataggine di entrambe aumenta, come il ritmo e i pericoli da una parte e dall'altra. Il primo colpo lo infliggono gli ospiti e al 52esimo Harry Kane, glaciale, gela un San Siro per qualche breve tratto sovrastato dalla furia tedesca anche sugli spalti. L'attaccante inglese ne fa una delle sue e con una qualità da lord d'oltremanica beffa persino Acerbi e trova un angolino che lascia Sommer e il Meazza impietriti. L'Inter, però, - lo avevamo detto qualche giorno fa - come Vale Rossi c'è, e sgasa. Palla al centro e via con capo in alto e petto in fuori e dopo aver concesso agli uomini di Kompany di rendere il favore di un'esultanza 'esagerata', sei minuti dopo arriva il capitano. Sempre lui, ancora lui: capitan Lautaro brucia Kimmich dopo aver controllato male un pallone in area e lancia una sassata che si spegne alle spalle di Urbig ed esplode sopra e attorno a lui. Meazza in delirio e solita esultanza da grandi notti, nata proprio in una grande e indimenticabile notte. Paura prima, delirio poco dopo a San Siro, che non fa in tempo a realizzare l'1-1 che si ritrova a fotografare immediatamente un 2-1 che fa lacrimare indistintamente nonni e nipoti insieme. Corner per l'Inter di cui si prende carico il solito Hakan Calhanoglu che pennella verso l'area un acquarellato tocco che Benjamin Pavard vede arrivare e con uno stacco più in alto degli altri e una scelta di tempo impeccabile, prende il tempo all'ex Napoli Kim, e di testa spinge alle spalle dell'estremo difensore dei bavaresi, infliggendo loro la peggiore delle punizioni: il gol dell'ex. La gioia è tanta, troppa, impossibile da contenere persino per un elegante uomo d'alto borgo come il delicato Benjamin che non riesce a contenersi ed esplode in un giubilo che merita persino il Louvre. Il primo gol non si scorda mai, figuriamoci se in un quarto di Champions League contro l'ex squadra e dopo oltre un anno e mezzo di trepidazione. E via con una delle foto più iconiche di questa cavalcata. A proposito di trepidazione però il match non finisce con la rete del difensore francese e al 78esimo Dier, con un colpo di testa a metà tra il cross e il tiro - come ammette ridendo lo stesso Sommer a fine partita in off - che inganna e beffa il portiere svizzero dei nerazzurri che da lì alla fine mette i guantoni in ogni disperato quanto lecito tentativo dei tedeschi riuscito a sfuggire alla difesa e alla fine è lui a sorridere insieme a tutto il resto dei compagni, di Inzaghi e staff, della società, dei tifosi, e dell'Italia in generale.
L'Inter di Simone sventola alta ancora una volta il Tricolore in giro per l'Europa e si erige a migliore quarta del continente, lì dove oggi - differentemente che due anni fa - non è più outsider ma seria candidata ad una vittoria, lontana, ardua, difficile e complicatissima, ma pur sempre alla portata. Una nuova vita che parte già dal triplice fischio di Vincic e che si ritrova già addobbata da un altro ricamo del destino che dopo il remake di euroderby mandato in play a distanza di 20 anni dall'ultimo, detta un'altra obbligata storica dietrologia che getta i nerazzurri nel più agitato dei mari, laddove pensiero e pressioni sono le parole più in tendenza, consapevolezza e orgoglio le parole guida. Testa alta e petto in fuori: due o quindici che sia la coincidenza, otra vez in semifinale, a dialogar sì in spagnolo, ma a parlare ancora una volta inzaghiano.
Altre notizie - In Primo Piano
Altre notizie
- 13:38 Barcellona, Christensen ripensa al 4-3 di San Siro con l'Inter: "Ci ha fatto male, abbiamo preso gol all'ultimo minuto"
- 13:24 Eriksen riparte dal Wolfsburg: "Il malore del 2021 è il passato. Per fortuna ne è nato qualcosa di positivo"
- 13:10 Ajax, Weghorst controcorrente: "A tratti abbiamo messo l'Inter sotto pressione". Sneijder non ci sta: "Non sono d'accordo"
- 12:56 Angolo Tattico - Le sponde di Esposito, il pressing alto e l’intraprendenza di Gaaei: le chiavi di Ajax-Inter
- 12:42 Ranking UEFA, l'Inter resta sul podio dopo la vittoria in casa dell'Ajax
- 12:28 Il Podcast di FcIN - Ajax-Inter, l'analisi di Andrea Bosio: le risposte che cercavamo, ora serve la conferma
- 12:14 Dumfries: "Non pensiamo al passato. Le parole di Chivu sulla continuità? Ci vuole calma, abbiamo tanta esperienza"
- 12:00 AJAX-INTER 0-2, la CONSACRAZIONE di ESPOSITO. THURAM non smette di stupire, ecco il VERO CALHA!
- 11:44 De Vrij loda Thuram: "Giocatore fantastico, ha tecnica e intelligenza. E ora è migliorato enormemente sui colpi di testa"
- 11:30 Thuram: "I calci piazzati sono un nostro punto di forza, continuiamo così. Calhanoglu e Dimarco..."
- 11:16 GdS - Chivu, sotto il caschetto nessun cattivo pensiero: solo la vera Inter
- 11:02 Moviola CdS - Oliver bocciato: sbagliato togliere il rigore all'Inter
- 10:48 GdS - Thuram dopo Crespo: la vittima è la stessa. E Chivu prende atto di un dato
- 10:34 La Repubblica - San Siro, da domani inizia il giro delle commissioni. I club chiedono uno "scudo penale"
- 10:20 Corsera - Esposito, c'è vita dietro la ThuLa. Non c'è il rischio che si perda perché...
- 10:06 TS - Doppietta di testa in Champions con l'Inter, solo un altro ci era riuscito. E sempre contro l'Ajax
- 09:52 Akanji elogia Sommer: "Se entra l'1-0 si fa difficile, contento per lui. Calci da fermo? Ci siamo allenati e..."
- 09:38 Pagelle TS - Esposito, è nata una stella. Sommer prende addirittura 7,5
- 09:24 TS - Thuram-Sommer: l'Inter batte l'Ajax coi due più criticati dopo la Juve
- 09:10 Pagelle CdS - De Vrij lucido, Thuram "specialista", Barella deve alzare i giri
- 08:56 CdS - Inter, la vittoria che serviva. E c'è una prima novità vera rispetto alla scorsa stagione
- 08:42 Moviola GdS - Rigore di Baas su Thuram: Oliver lo assegna giustamente, poi avrebbe dovuto confermarlo anche al monitor
- 08:28 Pagelle GdS - Thuram ride ancora, Sommer fiero, Esposito piace. Un solo bocciato
- 08:14 GdS - Thuram col botto, Chivu 'alla Inzaghi': l'Inter ottiene una vittoria "necessaria"
- 08:00 I drammi bisogna comprenderli: con un'incornata o dalla panchina, l'Inter riparte in Europa con testa
- 01:00 Capello: "Pio Esposito mi ha impressionato, è intelligente e sa vedere il gioco. Si è mosso in simbiosi con Thuram"
- 00:55 Inter Women, Piovani: "Le ragazze hanno approcciato molto bene la gara, questa la strada da seguire"
- 00:40 Thuram è l'ovvio Player of the Match: "Non solo i due gol, Tikus è una minaccia costante"
- 00:20 Dimarco a Sky: "Pio Esposito grande persona e giocatore forte, deve continuare così"
- 00:18 Akanji a Prime: "I compagni mi hanno aiutato, ho giocato più avanti rispetto al solito"
- 00:13 Heitinga a Prime: "Inter forte, sapevamo che sarebbe stata difficile. Ma sono contento"
- 00:10 Inter Women, due su due in Women's Europa Cup: Tomasevic in rete, Hibernian battuto anche nella gara di ritorno
- 00:03 Ajax, Heitinga in conferenza: "Giocato alla pari nel primo tempo, poi è venuta fuori la superiorità dell'Inter"
- 00:03 videoAjax-Inter 0-2, Tramontana: "Partita clamorosa di Esposito. Qualcuno voleva vendere questo Calha..."
- 00:01 Chivu a ITV: "Le ingiustizie le puoi riscattare la partita dopo. Stasera mi è piaciuta la maturità"
- 00:00 Una risata ci salverà
- 23:53 Dimarco a ITV: "Ottima partita contro un avversario forte, vincere aiuta a vincere"
- 23:51 Akanji a ITV: "Felice delle due gare da titolare. Ora recuperiamo e pensiamo alla prossima"
- 23:50 Ajax-Inter, la moviola - Rigore su Thuram, utilizzo improprio del VAR: l'errore chiaro ed evidente dopo l'OFR
- 23:48 De Vrij a ITV: "Con Akanji c'è già molta intesa, si è inserito subito bene. Oggi siamo stati solidi"
- 23:45 Chivu in conferenza: "Serviva una risposta al lavoro che facciamo, dico una sola parola: maturità. Lautaro..."
- 23:38 Dimarco a Prime: "Critiche? Ho la coscienza a posto, do sempre il massimo. L'esordio di Esposito da 7,5"
- 23:32 Regeer in conferenza: "Inter cinica, abbiamo giocato contro un centrocampo di qualità mondiale"
- 23:29 Esposito a ITV: "Ho realizzato tutto in dieci giorni, ora devo continuare così"
- 23:28 Chivu a Sky: "L'Inter si potrà godere Esposito per tanto tempo". Poi spiega: "Ho scelto il 3-5-2 per un motivo"
- 23:27 Thuram a Sky: "Tutta l'Italia conosceva Esposito, stasera si è fatto conoscere dal mondo. È fortissimo"
- 23:24 Chivu a Prime Video: "Pio Esposito uomo vero, merita gli elogi. È sempre importante partire bene in Champions"
- 23:23 Thuram a ITV: "Buona partita, siamo felici. Ma possiamo fare sempre meglio"
- 23:18 Esposito a Prime: "Contento della mia prestazione". Poi la telefonata di Sebastiano: "Grande partita, brividi"
- 23:12 Esposito a Sky: "Felice per l'esordio, ecco dove posso migliorare. A chi mi ispiro? Dzeko è uno che mi piace tanto"
- 23:10 De Vrij a Prime Video: "Era importantissimo vincere. Abbiamo fatto quello che chiedeva la partita"
- 23:04 UCL - Troppo PSG per l'Atalanta: poker senza appello. Ok il Bayern, il Liverpool esulta in extremis contro l'Atletico
- 23:03 Thuram a Prime: "Abbiamo dato una risposta dopo il ko con la Juve. Polemiche? La gente sa che darò tutto per l'Inter"
- 23:00 Rivivi la diretta! Il POST PARTITA di AJAX-INTER: ANALISI e PAGELLE. Collegamento in DIRETTA dallo stadio
- 23:00 Vola Tikus, vola: l'Inter sente aria di Champions e si risolleva, la doppietta del francese regola l'Ajax
- 22:59 Ajax-Inter, chi è stato il migliore? Cliccate e votate
- 22:56 Ajax-Inter, le pagelle - Sommer mette la firma, Thuram è dominante. Esposito gladiatore
- 22:52 FISCHIO FINALE - L'Inter ritrova risultato, prestazione e mentalità sul palcoscenico più prestigioso
- 21:31 Virtus Verona-Inter U23, le pagelle - Stante solidissimo, per Topalovic la solita qualità
- 21:10 Inter U23, ecco la prima vittoria in campionato! Un gol di Fiordilino nel recupero regala il successo per 1-2 sulla Virtus Verona
- 20:39 Marotta a Prime Video: "Nessun rimpianto sul mercato. Il debutto di Pio Esposito è un premio per noi"
- 20:32 Percassi: "Lookman? Indietro non si può tornare. Quando sarà pronto lo accoglieremo a braccia aperte"
- 20:26 Marotta a Sky: "Inter squadra che meglio rappresenta l'Italia in UCL. San Siro? Oggi passaggio importante"
- 20:04 De Vrij a Prime Video: "Come si riparte in Champions? Con una vittoria". Poi risponde su Sommer
- 20:03 Barcellona, Flick: "In Champions squadre fantastiche, noi vogliamo vincerla. L'anno scorso..."
- 20:02 Chivu: "Ecco perché ho scelto Pio Esposito. Lautaro pronto, se ci sarà bisogno di lui. La Champions per noi..."
- 20:00 Julio Cesar: "Monaco? Io sono stato il portiere di Germania-Brasile 7-1, l'Inter deve fare una cosa"
- 19:54 De Vrij a Sky: "C'è tanta voglia di fare risultato, vincendo si possono cambiare le cose"
- 19:54 De Vrij a ITV: "Non siamo partiti bene in campionato, c'è da lavorare. Bello giocare in Olanda"
- 19:49 Lautaro killer d'Europa: nella scorsa Champions percentuale realizzativa più alta tra chi ha fatto almeno 15 tiri