Sono giorni delicati per Luciano Spalletti, che deve districarsi tra il trovare una soluzione alla crisi della squadra e il dover chiarire le sue parole dette a un gruppetto di tifosi romanisti dopo il pari con la Roma di qualche settimana fa. "In queste settimane Spalletti ha provato sulla sua pelle cosa voglia dire allenare a queste latitudini - sottolinea Tuttosport -. Il tecnico toscano appare ogni giorno più insofferente a quello che gli capita intorno. Qualche settimana fa aveva sottolineato che per sviluppare il progetto sarebbe occorso almeno un biennio mentre sabato, prima della gara con il Crotone, ha corretto il tiro. «A fine stagione tireremo le somme». Non pensa di andarsene, l’allenatore, ma piuttosto di cambiare molte cose. È senz’altro rimasto deluso dall’esito del mercato (aveva chiesto un centrocampista alla Torreira ma non è arrivato nessuno anche perché troppe energie sono state sprecate su Pastore), non gradisce i troppi spifferi che escono da Appiano (ha parlato apertamente di 'talpe') ed è rimasto scottato dal peccato originale di Suning, quello di aver cambiato le carte in tavola una volta arrivato l’altolà di Pechino sugli investimenti all’estero in settori non ritenuti strategici come lo è il calcio. Ci sono equilibri da ricostruire nei rapporti tra il club e Spalletti, anche perché risulta difficile pensare che Zhang sia contento per i continui input a investire che arrivano da Milano. Con la Champions però cambierebbero gli orizzonti. E Spalletti avrebbe ancora più peso nel proseguire sulla rifondazione iniziata un’estate fa a Brunico". Come diceva Trapattoni: l'Inter è una centrifuga. 

Sezione: Focus / Data: Mer 07 febbraio 2018 alle 09:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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