"Da quando sono arrivato all’Inter ci sono stati cambiamenti, con Cuper abbiamo cominciato a creare qualcosa di diverso, a cercare obiettivi importanti, lì si sono gettate le basi per un’Inter che potesse vincere con continuità". Ivan Cordoba è il nuovo protagonista di 'Inter Calling', il format di Inter TV che ogni settimana ospita una coppia di leggende nerazzurre. Assieme all'ex centrale c'è Veron: "Ogni volta che penso a lui mi viene in mente quel gol a Torino contro la Juventus in Supercoppa, il nostro secondo trofeo importante dopo aver vinto la Coppa Italia dopo tanti anni - racconta il colombiano -. Vincendo quella Coppa ci siamo detti che dovevamo continuare a vincere e la partita in Supercoppa poi è stata pazzesca".

In quella Inter, oltre alla Brujita, c'erano giocatori abilissimi sui calci di punizione: "Con lui, Recoba e Mihajlovic, noi dovevamo fare gol. Veron per noi difensori era un punto di riferimento perché appena recuperavamo la palla si faceva vedere e cominciava a smistare il gioco. Il carattere forte dei giocatori che vogliono sempre vincere fa la differenza, come quando da piccoli si giocava per strada. Essere competitivi anche in allenamento serve alla squadra per essere sempre pronta a vincere insieme anche in partita, perché ognuno lotti sempre anche per l’altro".

Una caratteristica proverbiale di Cordoba era l'elevazione: "E' una dote naturale che poi ho migliorato. Da piccolo ero sempre per strada a giocare e saltavo sempre, quando ho cominciato ad allenarmi hanno intuito questa mia predisposizione e il mio primo mister ha cominciato a darmi degli esercizi specifici come quello di appendere in alto un pallone e cercare di colpirlo di testa. Un’altra cosa che mi ha aiutato è stato il lavoro sulle caviglie, facevo tante ripetute di forza che mi aiutavano ad aumentare la potenza".

La chiosa è dedicata alle partite rimaste nel cuore: "Tante gare un significato speciale, per me ha tanto valore la prima Coppa Italia perché ci siamo tolti un peso e da lì abbiamo capito che potevamo vincere ancora. Abbiamo festeggiato come se fosse stata una vittoria di Champions League. Barcellona-Inter è stata una gara infinita, da quando hanno espulso Thiago Motta quella partita è durata un giorno. È stato difficile, però al fischio finale è stato tutto bellissimo, sono dei momenti che ti rimangono per sempre nella memoria. Doveva andare così, quelle semifinali ci hanno reso ancora più forti, in quelle partite è vero che i dettagli fanno la differenza". 

Sezione: Focus / Data: Mar 05 maggio 2020 alle 17:58 / Fonte: inter.it
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print